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La Fiorentina non è più una squadra, numeri shock per Montella. E adesso?

La Fiorentina non è più una squadra, numeri shock per Montella. E adesso?

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
Il Parma è salvo, la Fiorentina è terrorizzata. Domenica prossima, al "Franchi" contro il Genoa, sarà una specie di spareggio. I viola hanno due risultati su tre, o meglio, quattro risultati su sei, visto che anche nel prossimo turno la salvezza si giocherà su due campi, quello di Firenze e quello di Milano dove è in programma Inter-Empoli. Per retrocedere, i viola devono perdere contro il Genoa di Prandelli e l'Empoli deve vincere a San Siro. Per salvarsi, va bene qualunque altro risultato.

A UN PASSO DAL DRAMMA SPORTIVO - Sarebbero combinazioni positive (4 su 6) per qualunque squadra, ma non lo sono per la Fiorentina vista a Parma e vista negli ultimi due mesi, quelli della gestione-Montella. Col nuovo allenatore, i viola hanno perso al "Tardini" contro la loro sesta partita consecutiva. Non è una squadra in crisi, più semplicemente non è una squadra. Non c'è anima, non c'è orgoglio, non c'è niente che possa ricondurre all'idea di gruppo. Certo, nemmeno il Parma ha dato spettacolo, tutt'altro, però ha giocato da squadra consapevole dei propri limiti e ha saputo superarli nel momento decisivo.

LA VECCHIA RADIOLINA... - Si giocava su due campi, al "Tardini" e al "Castellani". Poco calcio a Parma, un po' di più a Empoli. Ma il gioco stavolta non era richiesto. Serviva solo il risultato e del resto Parma e Fiorentina per tutto il girone di ritorno sono state due squadre che al gioco non sono mai state interessate. E' andata così anche nel primo tempo, due formazioni tremule si sono affrontate con forza fisica, con agonismo, con diversi falli (17' al 45'), anche se non violenti, ma senza un briciolo di qualità. Appunto, senza gioco.

IL GOL DI EMPOLI - Alle 15.30, mentre lo 0-0 di Parma stava permettendo alla Fiorentina di conquistare quota 41 e, di conseguenza, la salvezza matematica, a Empoli ha segnato Acquah e il suo gol ha terrorizzato il Parma. A quel punto, la classifica era la seguente: Cagliari e Fiorentina 41 punte (salve), Bologna 40 (gioca domani all'Olimpico contro la Lazio), Parma 39, Empoli 38 e Genoa 37; il Parma domenica prossima giocherà all'Olimpico contro la Roma, l'Empoli a San Siro contro l'Inter e il Genoa al "Franchi" contro la Fiorentina. Delle tre avversarie che sfidano le tre in corsa per la salvezza in quel momento solo la Roma aeva reale bisogno di punti. Quando D'Aversa è rientrato negli spogliatoi, questi conti li aveva tutti ben chiari nella mente.

I LEGNI DEL PARMA - La prima occasione della gara è stata della Fiorentina (diagonale di Chiesa uscito di poco dopo un errore di Sprocati), la risposta del Parma è stata immediata con lo spunto di Gervinho (l'unico del suo primo tempo) concluso con un tiro sul palo esterno. Montella ha perso Mirallas dopo 28' per un problema muscolare e al suo posto non ha scelto un attaccante di fantasia come Muriel, ma un centrocampista di muscoli come Dabo: era chiaro l'obiettivo e ancora più evidente la paura. Dopo la rete dell'Empoli, il Parma è andato vicino al gol su calcio d'angolo di Sprocati girato di testa sulla traversa da Gagliolo (pessimo il non intervento di Ceccherini, suo marcatore nella circostanza). Negli ultimi due minuti del primo tempo, il centravanti più in crisi di tutta la Serie A, Giovanni Simeone, ha sbagliato due occasioni nitide, sulla prima è stato bravo Iacoponi ad anticiparlo sulla linea bianca, sul secondo ha sbagliato da solo. Per la prima volta nel 2019 la Fiorentina non ha concluso nemmeno una volta nello specchio della porta in trasferta dopo 45' (al 90' saranno appena due, altro record negativo di questo campionato). Il Parma, al contrario, è arrivato nello stesso tempo a 8 tiri: solo contro il Sassuolo (11) a novembre aveva fatto meglio.

IL PALO DI CHIESA - La Fiorentina è partita con un po' di brio nella ripresa, con il palo di Chiesa dopo una deviazione di Sepe. Già privo di Inglese, dopo 7' del secondo tempo è uscito anche Gervinho per un infortunio e D'Aversa, forse preoccupato dalla nuova pressione dei viola, lo ha sostituito con Grassi, un centrocampista.

PARI TORO E 2-1 DELL'EMPOLI - Alle 16.18, Iago Falque ha segnato a Empoli riportando il Torino sull'1-1. Un bel sollievo per la squadra di D'Aversa: l'Empoli scendeva a quota 36, di nuovo a -3 dal Parma. Sollievo che però durava pochi minuti. Alle 16.26 l'Empoli è tornato in vantaggio con Brighi e questo succedeva mentre il Parma non ce la faceva a reggere il ritmo, non certo sostenuto, dei viola. Quando alla fine è riemerso dalle sue paure, si è avvicinato al gol con un colpo di testa di Kucka respinto sulla linea di porta da Benassi, con Lafont battuto. Quell'occasione è arrivata in contemporanea con il 3-1 dell'Empoli. Chiusa al "Castellani", restava aperta al Tardini dove a 20' dalla fine Montella ha tolto Simeone per inserire Muriel.

IL SORPASSO - La doppia svolta della partita nel finale, prima col palo di Milenkovic, poi con il gol del Parma che ha piazzato il colpo della sua stagione, il colpo della salvezza, a poco meno di 10' dalla fine. Tutto è nato per un'imperdonabile sciocchezza di Dabo che ha steso Sprocati sulla sinistra, verso l'angolo alto dell’area viola, con un fallo che poteva e doveva evitare: c'era Milenkovic in chiusura, Sprocati non sarebbe andato da nessuna parte, era chiuso. Errori così decidono una stagione. Punizione di Scozzarella, tagliata e affilata, sono saltati insieme Ceravolo e Gerson, prima ha toccato di testa il parmense, poi il fiorentino, palla in rete. Montella ha messo dentro anche Vlahovic (fuori Dabo, immaginiamo per punizione, visto che era subentrato a metà primo tempo a Mirallas), Fiorentina tutta davanti, ma inutilmente.

LE DIMENSIONI DI UN DISASTRO - I numeri di Montella sono da non credere: 6 sconfitte di fila (Coppa Italia compresa), un solo pareggio in casa col Bologna, da inizio aprile la sua squadra ha segnato solo tre gol (e nello stesso periodo nessuna ha fatto peggio nei maggiori cinque campionati europei), non ne fa uno da quattro partite e questo non capitava ai viola da ottobre 2004. Una settimana di terrore aspetta i viola a Firenze, ma in settimana arriverà un'altra lettera di Diego Della Valle, così città, squadra e tifosi si sentiranno più tranquilli.

IL TABELLINO

Parma-Fiorentina 1-0 (primo tempo 0-0)


Marcatori: 35' st aut. Gerson (P).

Parma (4-4-2): Sepe, Gazzola, Iacoponi, Bastoni, Gagliolo, Sprocati (39' st Dimarco) , Kucka, Stulac (23' st Scozzarella), Barillà, Gervinho (8' st Grassi), Ceravolo. All.: D'Aversa.

Fiorentina (4-3-3): Lafont, Milenkovic, Ceccherini, Hugo, Biraghi, Benassi, Gerson, Veretout, Chiesa, Mirallas (28' pt Dabo) (40' st Vlahovic), Simeone (25' st Muriel). All.: Montella.

Arbitro: Giacomelli di Trieste.

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