Impresa di Sinner, ma il caso Zverev spaventa il Roland Garros
Ma ad offuscare l’impresa del giovane ragazzo trentino, e a catalizzare l’attenzione nel post-match, è stata la preoccupante conferenza stampa di Sascha Zverev. Già costretto al medical time-out dopo pochi game dall’inizio della partita, davanti ai microfoni il tedesco ha rincarato la dose: "Non c'era niente che non andasse, ma mi sono completamente ammalato dopo la partita con Cecchinato nella notte. Già, cosa posso dire? Sono completamente ammalato. Non riesco proprio a respirare, come si può sentire dalla mia voce. Avevo anche la febbre, era a 38".
Lo spettro del Coronavirus torna dunque ad allungare la sua ombra sul tennis, dopo una prima parte di stagione post-lockdown abbastanza tranquilla. E mentre si attende con ansia quello che sarà l’esito del tampone a cui si è sottoposto Zverev, l’organizzazione del torneo ha rilasciato un comunicato di risposta alle parole del tedesco: “Il giocatore è risultato negativo al Coronavirus il 29 settembre e non ha informato nessun membro dello staff medico del torneo dei suoi sintomi. Gli è stato consigliato di fare nuove prove questa domenica”.
Parole, quelle degli organizzatori del Roland Garros, che suonano come uno scarico di responsabilità verso il n°7 del mondo, il quale, nel malaugurato caso di una comprovata positività, dovrà fare mea culpa e porgere le proprie scuse ai deus-ex-machina del Major parigino. In un momento così delicato e particolare, in cui tutti gli addetti ai lavori stanno dando il massimo per mandare avanti la baracca, un errore di questo tipo non è ammissibile.