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  • Inter allo scoperto:| Adesso spetta a Lavezzi

    Inter allo scoperto:| Adesso spetta a Lavezzi

    Tante, troppe le voci di mercato su Ezequiel Lavezzi. Il polverone intorno al futuro dell’attaccante argentino è sempre più denso  ed i tifosi azzurri non sanno più cosa pensare. L’Inter da ieri sera è tornata prepotentemente alla carica per assicurarsi il Pocho ed anche il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni sembra esserne pienamente convinto. L’offerta di patron Moratti non ha soddisfatto pienamente però il numero uno partenopeo: l’intero cartellino di Pandev e Faraoni più 15 milioni di euro  non sembrano accontentare De Laurentiis, sempre più deciso a fare cassa con i contanti piuttosto che accontentarsi di contropartite tecniche che potrebbero rivelarsi il prossimo anno poco proficue. Anche la richiesta di inserire nell’affare il difensore nerazzurro Andrea Ranocchia, convince poco, soprattutto se si considera il rendimento deludente del calciatore durante questa stagione e le condizioni fisiche poco rassicuranti. Patron Moratti, circa due settimane fa, richiamò al buon senso la società partenopea, rea di aver ritenuto poco allettante la maxi offerta che includeva Pazzini, Coutinho, Faraoni ed una cifra che si aggirava tra i 10 ed i 12 milioni di euro. Forse al buon senso, però, dovrebbe rifarsi il Pocho Lavezzi ed assumersi la responsabilità della propria scelta. C’è un intero popolo azzurro che vorrebbe conoscere le intenzioni dell’ attaccante argentino una volta e per sempre e sarebbe più di un atto dovuto rendere partecipe della sua decisione quel pubblico che per cinque anni lo ha sostenuto senza sosta, trattandolo come un figlio di questa terra. Il calcio di oggi non è più abituato a queste scene anche a causa del gioco crudele dei procuratori e l’umiltà con cui il Pocho è arrivato a Napoli sembra essersi improvvisamente dissolta nel nulla; un tempo la sua timidezza lo costringeva a camminare con la testa china, guardando il suolo per evitare l’imbarazzo di un’intervista; poi qualcosa è cambiato e quello scugnizzo argentino ha alzato la testa, con sfrontatezza e sicurezza di sé, irritando i tifosi più sentimentali e gettando un alone di mister sul suo futuro. Gli affari sono affari ma un calciatore deve essere in primis un uomo; ed un uomo non si tira certo indietro dall’ammettere la sua volontà e le sue decisioni. Guardiola docet.

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