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  • Inter, Antonello e le voci sul cambio di proprietà: 'Suning dovrà decidere il destino del club, futuro radioso'

    Inter, Antonello e le voci sul cambio di proprietà: 'Suning dovrà decidere il destino del club, futuro radioso'

    L'amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello commenta le voci su possibili novità nella proprietà del club nerazzurro: "Steven Zhang è il più giovane presidente nella storia dell'Inter. Con l'arrivo di Suning siamo passati dal mecenatismo alla governance attuale - ha dichiarato in un'intervista a Il Sole 24 Ore - con un approccio strategico verso il domani e verso i giovani. Gli investimenti sono sempre stati ingenti, la visione è sempre stata di medio-lungo periodo, quindi anche la stabilità ha aiutato i manager a mettere a terra quelli che erano gli input. Gli interessamenti possono esserci, ma noi a livello di management siamo l'oggetto e non il soggetto. E' chiaro che un club come l'Inter attiri attenzione soprattutto nel momento in cui c'è magari la possibilità e l'apertura di voler avere partner finanziari con cui collaborare per poter ancora una volta investire all'interno del club e portarlo a livelli superiori. Io direi che in questo momento dobbiamo pensare a lavorare bene per i prossimi appuntamenti e poi chiaramente sarà compito di Suning, della proprietà, decidere quello che sarà il destino del club".  

    SUL MERCATO - "La partecipazione alla prossima Champions League è garanzia di importanti introiti per il club, 50 milioni di euro solo dalla fase a gironi. La pianificazione si basa anche su questo e dobbiamo tenerne conto. Ogni decisione viene condivisa con Marotta e con Steven Zhang nell'ambito di una strategia definita. Negli ultimi anni abbiamo cercato di porre aggiustamenti sul costo della rosa e continueremo a farlo; penso che anche i tifosi capiscono che il tema della sostenibilità finanziaria va combinato con la capacità di competere. Vogliamo farlo, i contratti sono pluriennali e quindi ci sono costi rigidi; faremo dei correttivi ma considereremo sempre il fatto che l'Inter è una grande squadra e deve competere sempre per le posizioni migliori. Un aggiustamento ci sarà, ma sarà organico e compatibile con gli impegni sportivi della stagione". 

    NUOVO STADIO - "Un nuovo stadio è importante per la competitività dei club, i ricavi potrebbero più che raddoppiare da 70 a 150 milioni di euro. San Siro è sempre stato il nostro progetto principale, anche quando il Milan ci ha detto di voler guardare ad altre aree. Riteniamo che ancora oggi sia la scelta ottimale, è chiaro che se il Milan decidesse di costruire un nuovo impianto in altra sede noi procederemo con questo progetto ma l'Inter non potrà rimanere vincolata dai rinvii della politica. Non c'è ancora una deadline, però ulteriore incertezza causa difficoltà agli investitori. Speriamo che questo percorso possa avere un'accelerazione, specie dopo le parole del sindaco Sala. Non possiamo rimanere nell'incertezza, anche l'Inter deve pensare a dei piani alternativi se non si trovasse una soluzione su San Siro". 

    LO SPONSOR - "DigitalBits? E' stata una situazione molto sgradevole. In questo momento abbiamo deciso di togliere anche l'ultimo pezzo del contratto con la visibilità sulla maglia, però vorrei ricordare il contesto nel quale ci siamo trovati. Arrivavamo dalla pandemia, in quel momento l'unica industry che stava registrando un boom erano le cryptovalute, al punto che tantissimi club europei hanno siglato contratti di sponsorizzazione. Poi questa industry si è sgonfiata e tanti club hanno subito quello che abbiamo subito noi. Confidiamo di trovare un nuovo partner grazie all'appeal che ha il club. Oaktree? E' un rapporto che riguarda la proprietà. Tutti sanno che esiste un bond a livello di holding company, sarà compito della proprietà decidere come procedere con questa obbligazione. Posso dire che Suning ci ha sempre supportato anche di recente quando c'è stata necessità di sostegno". 

    I GIOVANI - "Voglio ribadire l'impegno del club, la nostra è una delle Academy più premiate a livello italiano anche come trofei vinti, sintomo dell'attenzione per i giovani che abbiamo nel DNA. Dobbiamo dare più opportunità ai ragazzi del vivaio di affacciarsi alla prima squadra. Seconda squadra? Per ora è sul tavolo delle discussioni, Marotta sta valutando cosa è meglio fare. Vedendo altre esperienze può essere un modo per aiutare l'approccio al professionismo. Noi crediamo molto nei giovani e investiamo molto, penso sia la cosa più giusta da fare in questa fase storica. Vogliamo mettere a disposizione i giovani vuoi per la prima squadra vuoi per il mercato. Dobbiamo investire molto per le infrastrutture, anche considerata la presenza del calcio femminile". 

    IL FUTURO - "Non può che essere un'Inter ancora protagonista in tutti i sensi, con un ruolo di leadership all'interno della Lega in quei ruoli che ancora mancano un po'. Noi col nostro brand e i nostri tifosi possiamo essere di supporto per il calcio italiano e il suo sviluppo nel mondo. Non posso che vedere un futuro radioso". 

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