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  • Inter, basta con Ranocchia in attacco. Spalletti: non hai imparato da Zaniolo?

    Inter, basta con Ranocchia in attacco. Spalletti: non hai imparato da Zaniolo?

    • Pasquale Guarro
    Altro che reazione rabbiosa per i fatti di Firenze, l’Inter in terra sarda è brutta, per stessa ammissione di Luciano Spalletti, rammaricato soprattutto per il primo tempo regalato al Cagliari. Lautaro Martinez non ha fatto sentire l’assenza di Icardi, questo è giusto dirlo immediatamente. “El Toro” si è mosso benissimo, ha segnato e sfiorato la doppietta in due occasioni, prima con un colpo di testa di poco a lato e poi con un tiro stampatosi sul palo in seguito all’istintiva deviazione di Cragno. A tradire è stata la difesa, dove Skriniar e de Vrij iniziano a perdere qualche colpo (5 gol subiti nelle ultime due partite, 6 se Barella avesse messo a segno il rigore).

    RANOCCHIA PUNTA - Sta di fatto che l’Inter si è ritrovata in svantaggio e non ha saputo reagire nel migliore dei modi. Stupisce ancora la scelta di Luciano Spalletti, che nel tentativo di riacciuffare il risultato si gioca il tutto per tutto mandando in campo Ranocchia, per l’occasione schierato prima punta. Era già accaduto a Bologna, quando il difensore (trasformato in attaccante) era risultato il migliore dei suoi. Il caso fece discutere già all’epoca, torna a far discutere anche questa volta, nonostante il tecnico toscano difenda la sua scelta spiegando che contro il Cagliari servivano i centimetri di Ranocchia per scardinare la difesa avversaria.

    IL CASO ZANIOLO NON INSEGNA - Impossibile non pensare all’assenza di Icardi, che in momenti come questI  si fa sentire, anche se l’amico e connazionale Lautaro Martinez continua a fare bene il proprio mestiere. L’Inter, in piena corsa Champions, si ritrova schiava di una situazione paradossale, che si traduce in una tragicomica fase di penuria offensiva. Con Keita infortunato di lungo corso e Icardi fuori per sintomatologia dolorosa al ginocchio, Spalletti si ritrova senza attaccanti. Anche se questa è in realtà è una mezza verità, perché in realtà l’ex Roma potrebbe contare su qualche giovane talento delle giovanili, Facundo Colidio, Eddie Salcedo e Sebastiano Esposito su tutti. Tutti e tre attaccanti, tutti talentuosi. Di sicuro non pronti per l’Inter, ma forse per qualche scampolo di partita si, dove c’è da provare il tutto per tutto. Ma forse il caso Zaniolo non ha insegnato niente a nessuno e Spalletti continua a non saper pescare dal vivaio, neanche in situazioni di estrema emergenza. 
     

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