Che fine ha fatto Gnoukouri?  Questa la domanda che si pongono molti tifosi dell’Inter, che lo hanno visto esordire alla grande contro Milan e Roma nella passata stagione e che solo pochi mesi fa, a margine della sfida amichevole di agosto contro l’Athletic Bilbao hanno ascoltato Mancini tesserne le lodi: “ Fosse al Porto varrebbe 40 milioni ”, spiegò alle telecamere il tecnico jesino. 

QUALE PROGETTO - Da quella asserzione ad oggi quasi il vuoto. Sono solo 57 i minuti in cui è stato impiegato il classe 1996, che partiva con tutt’altre aspettative. Nell’immaginario dell’Inter non c’era sicuramente una maglia da titolare per lui, ma viene da chiedersi quale fosse l’idea di progetto che il club nerazzurro aveva immaginato per il  centrocampista africano , che ad oggi - paradossalmente - ha giocato più minuti con la Primavera che con la prima squadra. Più passi indietro che avanti, quindi. 

É MEGLIO MELO? - Strano perché in mezzo al campo l’Inter qualche problemino lo ha avuto. Specie nella qualità, quando Medel e Melo sembravano oggettivamente ingolfati da qualche fatica di troppo. Soprattutto il brasiliano qualche cedimento lo ha avuto. Anche in questo caso la domanda è d’obbligo: se viene concessa a Melo (classe 1983) la possibilità di giocare e sbagliare, perché non fare altrettanto con Gnoukouri (classe 1996)? 

C'ERA IL GENOA - Strana gestione quella del club di corso Vittorio Emanuele verso Gnoukouri. Specie perché a gennaio il Genoa ha mostrato tutto il proprio interesse per il calciatore. La società ligure era pronta ad ingaggiare il centrocampista in prestito biennale con obbligo di riscatto o con diritto, se l’Inter avesse preferito. Ma l’operazione è stata congelata quando sembrava essere in dirittura d’arrivo. Nel frattempo Guarin ha salutato per approdare in Cina e l’Inter si è buttata su un attaccante (Eder); condizione che lasciava presagire maggior spazio per Gnoukouri, che invece non ha minimamente beneficiato di tali cambiamenti all’interno della rosa.

QUESTIONE DI MENTALITA' - Probabilmente le riflessioni dovrebbero spingersi oltre i confini nerazzurri, perché quello di Gnoukouri è un caso abbastanza diffuso in Serie A, specie nei club di prima fascia. La mentalità sembra ancora quella di molti anni fa, nonostante il calcio nel frattempo sia cambiato, almeno negli altri paesi. Ai giovani bisogna dare la possibilità di sbagliare, soprattutto se davanti non hanno Modric e Kroos ma giocatori esperti in calo.