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  • Inter, dubbi in Cina sull'acquisizione di Suning: 'Non esclusa ipotesi riciclaggio'. La replica: 'Il governo ci sostiene'

    Inter, dubbi in Cina sull'acquisizione di Suning: 'Non esclusa ipotesi riciclaggio'. La replica: 'Il governo ci sostiene'

    Che la Cina abbia messo un freno all'uscita di capitali verso l'estero e che abbia imposto uno stop anche e soprattutto all'investimento di capitali cinesi nel mondo del calcio è cosa nota. Ma ora i media nazionali si stanno interrogando anche sulla qualità degli investimenti fatti finora e come riportato dal South China Morning Post, nell’ambito del reportage della tv di stato cinese CCTV sono stati sollevati dubbi anche sull'acquisizione dell'Inter da parte di Suning.

    12.00 LA RISPOSTA DI SUNING - Sun Weimin, vicepresidente di Suning, ha replicato immediatamente alle accuse dell'emittente cinese: “La politica industriale interna cinese è un forte sostenitore di Suning per gli investimenti all’estero. L’Inter? Investendo sul club nerazzurro è più facile comprendere i possibili sviluppi nel mondo del calcio". 

    11.50 DUBBI SULLA VALUTAZIONE - Il reportage evidenzia in particolari forti dubbi sull'opportunità che Suning ha colto ormai due anni fa, di effettuare una spesa per un club come l'Inter che, economicamente, negli ultimi cinque anni ha collezionato debiti per quasi 300 milioni di euro.

    IPOTESI RICICLAGGIO - La televisione di stato cinese ha poi interpellato l'esperto Yin Zhongli, membro dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali, che ha avanzato anche un dubbio ben più serio: "Ci sono molte compagnie che hanno già grossi debiti interni, per cui spendono abbondantemente con prestiti bancari all'estero. Penso che molte di queste operazioni oltreconfine abbiano poche opportunità di generare flussi di cassa, quindi non posso escludere l'ipotesi di riciclaggio". Starà ora all'Inter, presente in Cina in tournèe, ribattere alle accuse.

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