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  • Inter, il portiere del futuro: sfida alla Juve per il '99 Lunin

    Inter, il portiere del futuro: sfida alla Juve per il '99 Lunin

    • Alessandro Cosattini
    Il presente e non solo: l’Inter guarda anche al futuro. Walter Sabatini e Piero Ausilio stanno già programmando il futuro prossimo, come dimostra il sì di Stefan de Vrij, ma guardano anche più in là negli anni. Perché Samir Handanovic - ancora una totale sicurezza tra i pali - a luglio compirà 34 anni e l’Inter vuole cominciare a guardarsi attorno per cercare un eventuale sostituto del numero uno sloveno. Nel mirino della società nerazzurra è finito Andriy Lunin, portiere classe 1999 dello Zorya Luhansk

    TITOLARE A 17 ANNI - Nato a Krasnograd, nella Kharkiv Region, l’11 febbraio del 1999, Lunin è un prodotto del FC Metalist Youth Sportive School. Nell’estate del 2015 è passato alla FC Dnipro Dnipropetrovsk, giocando nelle squadre giovanili prima di approdare tra i grandi della medesima società. L’esordio in prima squadra è avvenuto il 16 ottobre del 2016 contro il Karpaty, all’età di 17 anni. Nelle prime 10 giornate del campionato ucraino, Lunin non era mai stato convocato dall’allenatore Dmytro Mykhalienko, che aveva sempre schierato il classe 1994 Oleksiy Bashtashenko. Fino al 4-1 interno contro l’Oleksandria, che era costato caro all’estremo difensore: da quel momento in poi ha sempre giocato Lunin, prima titolare inamovibile della squadra Under 19 del Dnipro. Alto 1,91 metri, l’estremo difensore ha colpito tutti in Ucraina per la grande personalità mostrata in campo: nell’estate 2017, dopo aver totalizzato 25 presenze con la maglia del Dnipro, il passaggio allo Zorya Luhansk in seguito al fallimento e conseguente passaggio dalla prima alla terza divisione.

    GARANTISCE SHEVA - Allo Zorya Luhansk, Lunin non parte subito titolare: nella prima gara di campionato gli viene preferito Oleksiy Shevchenko, omonimo dell’ex attaccante del Milan. Dalla seconda giornata in poi, l’allenatore Yuri Vernydub dà maggiore fiducia a Lunin, escludendolo solo alla quinta e sesta di campionato. Nelle successive 16 partite, il classe 1999 è titolare indiscusso della squadra e mostra una grande maturità tra i pali. Maturità che lo porta ad essere titolare nelle 6 gare disputate ai giorni di Europa League e ad esordire nella nazionale maggiore dell’Ucraina, guidata proprio da Andriy Schevchenko. Garantisce l’ex centravanti del Milan, attuale commissario tecnico della selezione ucraina. Venerdì scorso la prima gara coi grandi nell’amichevole contro l’Arabia Saudita, dopo appena tre presenze con l’Under 21. In precedenza aveva fatto tutte le trafile giovanili: due presenze con l’Under 19 e nove con l’Under 17. 

    L’EUROPA OSSERVA - Le prestazioni del baby portiere ucraino, coetaneo del milanista Gigio Donnarumma, non passano inosservate ai più grandi club europei. In prima fila c’è il Salisburgo, subito dietro Liverpool, Real Madrid, Real Sociedad, Wolfsburg, Lipsia e Watford. In corsa ora anche l’Inter e la Juventus, che dall’Ucraina assicurano essere in pole position per baby portiere. La società bianconera si è già mossa sotto traccia per provare a sbaragliare la folta concorrenza, ma di questo passo ci sarà una vera e propria asta per il giocatore, valutato ad oggi circa 6 milioni di euro dallo Zorya. Di questo passo, con le fasi finali del campionato ucraino in corso, il prezzo del cartellino può lievitare anche a 10 milioni. La concorrenza per il Donnarumma d’Ucraina è forte, le italiane in corsa sono Juve e Inter con la medesima strategia: assicurarsi Lunin per prestarlo magari un paio di stagioni a un buon club italiano, in modo da portarlo poi eventualmente in squadra senza occupare le caselle destinate agli extracomunitari. 
     

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