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  • Inter in crisi:| Milan profumo di vetta

    Inter in crisi:| Milan profumo di vetta

    Inter in chiara difficoltà, Lazio che deve risollevarsi dopo il derby, Milan e Juventus che sorridono, Napoli pronto a conquistare i quartieri alti. Per i nerazzurri domani sera c'è l'insidiosa trasferta di Lecce, poi la disfida della Madonnina: un uno-due impegnativo per una squadra in crisi nella mente e nel corpo, ferita nell'orgoglio, in cerca di un centro di gravità permanente dopo essere rimasta orfana di Mourinho.
    «La posizione in classifica dell'Inter – secondo Moratti - è dovuta soprattutto agli infortuni». E, nonostante questo, è il giudizio del presidente, l'Inter sta disputando un campionato più che dignitoso. «Ci stiamo muovendo bene – spiega – perchè la situazione era ed è difficile. L'importante per noi è ritornare con i calciatori tutti recuperati, a giocare allo stesso livello degli altri anni. In questo momento non possiamo farlo perchè abbiamo troppi infortuni».
    Le colpe? «È statistico – osserva – che, quando c'è un cambio di allenatore e di metodo, gli infortuni capitano». Formazione d'emergenza e rebus modulo: contro il Lecce scatta l'ora di Santon e Cordoba, Obi e Zanetti.
    Il Milan era la squadra creata per fare spettacolo in attacco, ma alla fine il Milan ha raccolto i frutti migliori rimboccandosi le maniche e badando più alla sostanza che alla forma. È andata così a Bari, nel secondo tempo contro il Real Madrid e nel primo a Napoli. Quanto basta per essere a due punti dalla capolista Lazio e uno davanti all'Inter, quando al derby di domenica mancano una manciata di giorni ed in mezzo c'è il turno infrasettimanale contro il Palermo. Sorride Massimiliano Allegri, che finalmente vede la sua squadra giocare in base ai principi a lui cari, a partire dal sacrificio fino alla concretezza. Sorride l'amministratore delegato Adriano Galliani, che ancora per scaramanzia rifugge al titolo di favoriti al titolo.
    Proclama Lazio: «Dimenticare in fretta la delusione del derby e ripartire subito», allontanando gli eventuali contraccolpi psicologici per la terza stracittadina consecutiva persa contro la Roma, e con la consapevolezza di essere ancora la capolista del campionato. Smaltita la rabbia, soprattutto nei confronti dell'arbitro Morganti, reo, secondo i biancocelesti, di non aver dato due rigori alla Lazio, il tecnico friulano, Edy Reja, ha spronato stamattina i suoi ragazzi a cancellare la brutta giornata di ieri e a pensare subito al riscatto in quel di Cesena. Una trasferta in cui Reja sembra orientato ad un turnover ragionato, con chance importanti per Matuzalem e forse anche per Foggia (con un turno di riposo anche per uno stanco Hernanes).
    Cerotti, ragazzini e consapevolezza: la Juventus di oggi riparte da qui, dalla risposta assai importante data sul campo alla sfortuna. Una vittoria, quella contro il Cesena, che lo stesso Del Neri ha paragonato, per importanza, all'altra, più appariscente, ottenuta a San Siro con il Milan. E Del Piero si conferma più che mai leader. E sul proprio sito definisce quella di domenica «una partita speciale, una domenica difficile da dimenticare», alludendo anche alla cerimonia della consegna delle stelle ai campioni bianconeri. Adesso c'è la gara in casa del Brescia che ha fermato l'Inter.
    «Daje Roma, ieri abbiamo giocato tutti come leoni. Ranieri ha dimostrato ancora una volta che, indipendentemente dalle critiche ricevute, è riuscito a trasformare questa squadra». John Arne Riise, uno dei simboli di questa Roma "testaccina" che ha vinto il derby, tramite il proprio blog esulta per il successo a spese della Lazio e indica nell'allenatore uno degli artefici del trionfo. È l'ennesima conferma che, nelle ultime 24 ore, "Claudio l'imperatore" ha riconquistato la capitale, prendendosi una rivincita sui suoi critici, gli stessi che anche lo hanno fatto arrabbiare sottolineando nel dopo-partita gli errori dell'arbitro Morganti. E la rimonta può continuare anche la sfida con la Fiorentina è pina di insidie.

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