Calciomercato.com

  • Inter-Mancini, l'addio è possibile

    Inter-Mancini, l'addio è possibile

    • Pasquale Guarro
    “Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza”, diceva Lorenzo il Magnifico. Uno che da Firenze ci è passato. Come Mancini. E che probabilmente conservava qualche saggio dubbio sul futuro, proprio come oggi accade al tecnico jesino, che in conferenza stampa non aggredisce il tempo, ma si lascia sfuggire frasi evasive, che non lo incollano alla panchina nerazzurra: "Il mio contratto? Sono cose premature, in questo momento non c’è niente. Adesso dobbiamo pensare all’attualità, poi quando i contratti scadono…". Puntini puntini, una sospensione resa ancora più incerta dal sorriso di chi forse sa già qualcosa. 

    CULTURE A CONFRONTO - L’obiettivo dichiarato è quello di riportare l’Inter in Champions e chissà che - una volta raggiunto lo scopo - Mancini possa decidere di lasciare da vincente. Perché dalle sue mani è partita la rivoluzione, quella vera, fatta di uomini nuovi, tanti. E di una classifica finalmente tornata appetibile, dopo anni di disgusto. Repulsione che Mancini mostra tutte le volte che confronta la cultura calcistica del Belpaese a quella d’oltremanica, che probabilmente ha lasciato un segno evidente nella personalità dell’allenatore jesino.

    DISTANZE INCOLMABILI - Mancini non perde occasione per ricordarlo, anche (probabilmente soprattutto) quando gli animi si surriscaldano. Così dopo l’alterco con Sarri: “Uno così in Inghilterra non allenerebbe più”, come a sottolineare una distanza incolmabile tra le due realtà. Come a chiarire, ancora una volta, quale sia la soluzione a lui più gradita.  

    @ngoppejammeja

    Altre Notizie