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  • Inter, Moratti 'Mercato, non mi tiro indietro... Arbitri? Non facciamo le vittime'

    Inter, Moratti 'Mercato, non mi tiro indietro... Arbitri? Non facciamo le vittime'

    Massimo Moratti a muso duro. Il presidente dell'Inter, durante l'assemblea dei soci e alla vigilia della supersfida con la Juve, è tornato sulle polemiche arbitrali degli ultimi giorni: «Non facciamo le vittime, ma siamo realisti e sappiamo anche quando giochiamo male». Moratti ha poi analizzato il momento nerazzurro, con una classifica che non sorride: «Non sono preoccupato, Ranieri, lo ringrazio, ha restituito serenità, anche se è qui da poco. Ogni allenatore quando si presenta dichiara di saper giocare con vari moduli. Guardando l'Inter da tanto, sappiamo che i giovani hanno bisogno di tempo per esprimersi al massimo. Sia Benitez che Gasperini hanno avuto il supporto totale dei giocatori, voglio chiarirlo, mi spiace sentir dire il contrario. Non mi sono mai tirato indietro, se ci sarà bisogno faremo qualcosa».


    L'INTERVISTA - Al termine dell'assemblea, il presidente Massimo Moratti ha risposto alle domande dei cronisti presenti. 

    Al di là di tutto, guardando la classifica, quella contro la Juventus è una partita che per l'Inter è decisiva.
    "Ma sai nel calcio di decisivo, fino all'ultimo momento non ho mai visto niente, a meno che non sia la matematica a condannarti ad essere vincitore o a non esserlo. Credo sia una partita importante psicologicamente per tutte e due le squadre, in termini di fiducia, che vuol dire anche capire quanto Inter e Juventus siano carenti da questo punto di vista, per la nostra squadra in questo caso, oppure abbia tutte le possibilità per far bene quest'anno così come ha fatto la Juventus fino a questo momento"

    In assemblea ha fatto riferimento alla caparbietà, qualità che domani in campo potrebbe fare la differenza. Che cosa dirà stasera alla squadra?
    "Di esprimere le proprie qualità. Lo sanno fare, l'hanno già fatto, hanno portato a casa parecchio esprimendo le proprio qualità. Siamo in mano a una persona saggia, per bene, quindi io credo che questo possa succedere. Poi, dopo, ogni partita ha la sua storia, ma io credo che i giocatori sappiano già che questa qui, come sempre, è una partita molto importante".

    Durante il suo intervento durante l'assemblea, ci è parso di capire che le abbiano dato un po' fastidio le dichiarazioni rilasciate da Gian Piero Gasperini e Rafael Benitez relativamente a quello che non sarebbe stato un adeguato impegno da parte dei giocatori.
    "Si, quello mi ha sempre dato fastidio perchè non è vero. I giocatori sono dei professionisti seri, hanno sempre rispettato l'allenatore di turno e quindi preferisco prendere io le responsabilità piuttosto che vederle sbattute sui giocatori".

    Quanto può risentire questo Inter-Juventus di una storia che dall'altra parte non si vuole assolutamente chiudere?
    "No, spero che di quello proprio nessuno ne risenta perchè creerebbe un clima antipatico durante la partita. Non credo minimamente che i giocatori pensino a questo".

    Prima ha detto di non essersi mai tirato indietro quando era necessario fare interventi per la squadra, però ha anche detto che il mondo pesa la metà e il calcio non se n'è accorto. Se davvero le cose non dovessero migliorare a gennaio c'è spazio per fare ancora qualcosa?
    "Vediamo, al momento non si può perchè è chiuso il mercato...".

    Sarà il primo Inter-Juventus dopo Calciopoli con i bianconeri in vantaggio in classifica. Che cosa significa? La Juventus è tornata a competere per lo scudetto?
    "Significa che nel calcio può succedere anche che la Juventus sia prima, niente di più. Che cosa vuol dire? La Juventus ha lavorato per sei anni, bene, per poi arrivare ad avere una squadra che funziona. Noi negli scorsi anni abbiamo vinto tutto e adesso abbiamo la squadra che è leggermente più stanca. Non è all'inizio del campionato che si vede come possa andare a finire. Penso che la Juventus quest'anno abbia una buona squadra e che possa far bene in campionato. Ha poi un buon allenatore, con tanta vivacità e che quindi può portare a dei buoni risultati".

    Antonio Conte ha detto che l'Inter resta comunque la squadra favorita per lo scudetto?
    "È giusto, ognuno parla molto bene della squadra avversaria prima di incontrarla"

    Moratti prima ha detto che se fosse rimasto Gasperini, forse, l'Inter avrebbe dei punti in meno. A che cosa si riferiva?
    "Mi riferivo a tutto questo grande desiderio di far vedere che ognuno è bravo. Io lo considero bravissimo, ma purtroppo non c'è stata una buona situazione con l'Inter e credo che qualche punto in più lo abbiamo per la presenza di Ranieri. Soprattutto, era un complimento a Ranieri".


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