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Inter, Spalletti: 'Credo alle parole di Icardi. A Napoli non sarà come a Roma'

Inter, Spalletti: 'Credo alle parole di Icardi. A Napoli non sarà come a Roma'

  • Pasquale Guarro
Alla vigilia della sfida contro il Napoli, Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa da Appiano Gentile.


A INTER TV - “A Napoli bisogna portare la gara sulle nostre caratteristiche e tentare di giocare dalla loro parte, che non sarà facile. È importante segnare ma è importante stare bene in campo, con equilibrio e saper riconquistare palloni sui contrasti diventa fondamentale come segnare. Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto nelle ultime partite. Il Napoli davanti hanno diverse possibilità da utilizzare, hanno quelli piccoli e quelli fisici, noi però abbiamo una delle migliori difese del campionato e sarà un bel confronto”.

L'obiettivo è quello di vincere a tutti i costi?
“Dobbiamo affrontare le partite col pensiero di riuscire a portare a casa il massimo. Siamo nelle condizioni di disputare al massimo le prossime due partite perché ci siamo allenati bene. Si tenta di vincerla, ma senza rischiare di perderla. Non è come quella contro la Lazio dell'anno scorso, è una partita importantissima ma diversa. Ci arriviamo nel modo giusto, per come ci siamo comportati nelle nostre intenzioni”. 

Che riflessione le viene da fare sul mestiere dell'allenatore anche su ciò che si vede alla Juventus e al Milan?
“È un lavoro complicato perché è un ruolo importante. Ma se si parla di allenatori, quello che adesso interessa a me è Ancelotti, perché è un maestro del nostro mestiere, uno dei più grandi del nostro calcio. Quindi adesso penso a lui e a come allena la sua squadra”. 

Secondo lei Icardi rimarrà all'Inter o il rapporto è compromesso?
Io do sempre valore alle cose che si dicono. Icardi è un buon ragazzo e un ottimo calciatore e se dice quelle cose io gli credo”.

Quanto è cresciuto Lautaro?
“Mi aspettavo la sua convocazione con l'Argentina e mi aspetto che in futuro gli diano un ruolo importante. Svolgere una stagione in un club come l'Inter offre conoscenze a sicurezze a tutti. Lui si è cibato di queste cose e adesso è ancora più forte rispetto a quando è arrivato. La caratteristica che spicca è il carattere, lui è da grande club per questo fatto qui. Non si lascia limitare da avversari e contesti ma esibisce sempre lo stesso marchio”. 

Qual è l'aspetto che la squadra ha migliorato di più in questi due anni della sua gestione?
“Non siamo stati sempre bravissimi a ribaltare il nostro modo di stare in campo perché qualche risultato lo abbiamo lasciato indietro anche quest'anno. Però siamo cresciuti, abbiamo lavorato in maniera corretta e secondo me dei risultati si sono visti. Il massetto è stato fatto”.

L'Inter è fuori dal Settlement Agreement, quanto conta l'aver centrato l'obiettivo Champions?
“Significa aver lavorato bene nel presente per garantirsi un buon futuro. Quest'anno però non siamo ancora saliti sull'autobus della Champions, dobbiamo ancora farlo per portarci dietro i nostri milioni di tifosi”.

Si poteva fare qualcosa di più per agganciare il Napoli?
“Non lo o, dico solo che ci siamo impegnati molto e in modo professionale. I calciatori hanno sempre dato il massimo, poi dipende dal carattere che hai, è quello che evidenzia le tue capacità e caratteristiche o influenza o una prestazione. È il come sei fatto che fa la differenza”. 

L'anno scorso ha centrato il quarto posto, quest'anno potete arrivare terzi. Questo è un orgoglio per lei?
“Dobbiamo andare a giocare per portare questo risultato, non è scontato. Sono discorsi che si possono fare dopo, non sono d'accordo a parlare prima che le cose avvengono. Adesso voglio pensare alla partita contro il Napoli, quelli che sono i pensieri e le attenzioni”. 

L'ha sorpresa la decisione della Juventus su Allegri?
“L'unico allenatore che mi interessa è Ancelotti”. 

Quest'anno l'Inter non ha potuto contare su molti elementi importanti, è un rimpianto?
“Dei momenti di difficoltà durante una stagione li attraversano tutte le squadre. Le limitazioni della Uefa ci hanno costretto a qualche difficoltà in più e poi si entra in un vortice quando le cose iniziano a prendere una piega negativa. Abbiamo passato momenti difficili ma ne siamo usciti bene. Anche se uscire dalla Coppa Italia è dispiaciuto, ma c'è da dire che la Lazio negli ultimi anni è sempre stata davanti all'Inter. Comunque ci pesa essere usciti dalla Coppa Italia, ma l'abbiamo condotta bene la partita contro la Lazio, non siamo stati inferiori. Siamo usciti per particolari”. 

Lei è Icardi siete mai tornati sull'argomento fascia?
“Diventa difficile perché tornare sul quel discorso significherebbe andare sulle nostre posizioni. È una cosa superata e Icardi si sta comportando bene. È tutto ok”. 


 

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