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Inter, tesoretto da (almeno) 110 milioni dalle cessioni

Inter, tesoretto da (almeno) 110 milioni dalle cessioni

L'Inter programma il proprio futuro in attesa della certezza, ancora da conquistare sul campo, della qualificazione alla prossima Champions League. Il club nerazzurro ha un vitale bisogno di centrale l'obiettivo europeo per liberarsi dal giogo del Fair Play Finanziario e, finalmente, dare via libera a una campagna trasferimenti importante sia dal punto di vista economico che tecnico.

TESORETTO DALLE CESSIONI - Una mini-rivoluzione che non sarà a costo zero e, per questo, l'Inter sta comunque pensando di ricavare, tramite delle cessioni, un importante tesoretto da reinvestire. Tanti, infatti sono i giocatori che potrebbero lasciare il club nerazzurro in estate per un incasso che l'Inter si aspetta non inferiore ai 110 milioni di euro.

I BIG ALLA PORTA -
Sì ma chi partirà in estate? L'idea della società è quella di ascoltare offerte sia per Mauro Icardi che per Ivan Perisic. I protagonisti del caso di metà stagione potrebbero lasciare entrambi l'Inter con valutazioni, secondo Tuttosport di non meno di 70 e 40 milioni rispettivamente (e già basterebbero a coprire la cifra). Offerte per entrambi però oggi non ne sono arrivate e per la punta argentina c'è addirittura da considerare il dietrofront di Wanda Nara che spinge per restare a Milano.

LE CESSIONI "MINORI" - A questi due giocatori vanno aggiunti altri giocatori "potenzialmente" in uscita. Il primo nome è sempre quello di Gabigol, tornato da gennaio in prestito al Flamengo e per cui l'Inter si accontenterebbe di un'offerta da 20 milioni. 20 è anche la richiesta fatta al Borussia Dortmund per liberare il terzino Dalbert mentre con un'offerta da 25 milioni l'Inter potrebbe liberare anche 'l'uomo Champions' Matias Vecino. L'ultimo incasso potrebbe infine arrivare da Yann Karamoh: l'esterno francese può essere inserito come pedina di scambio in qualche operazione o essere ceduto a titolo definitivo con una valutazione di 15 milioni. E se tutte queste operazioni andassero in porto l'addio di Icardi potrebbe anche non essere necessario.

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