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  • Inter travolgente, reazione furiosa dopo il derby: battuta la Roma, Mourinho applaudito ma arrabbiato

    Inter travolgente, reazione furiosa dopo il derby: battuta la Roma, Mourinho applaudito ma arrabbiato

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Un solo ex è stato protagonista di questa partita. Non José Mourinho, applaudito e festeggiato dalla curva Nord di San Siro che non può dimenticare il suo 2010, ma l’ex dell’altra sponda, Edin Dzeko, terzo marcatore nella storia della Roma. Alla prima palla buona, un gran gol, poi nella ripresa Sanchez ha messo la firma sotto un altro capolavoro e l’Inter è in semifinale di Coppa Italia. Oggi saprà se giocherà un altro derby (doppio) col Milan, oppure incontrerà la Lazio, ma per Inzaghi è un altro bel passo in avanti. I 10 giorni che possono decidere la stagione nerazzurra (derby in campionato, Roma in Coppa Italia, Napoli in campionato e Liverpool in Champions) erano iniziati nel peggiore dei modi, ma la reazione è stata immediata. L’Inter non si ferma.

    UN QUARTO D’ORA DI GRANDE INTER - Al rilancio dei nerazzurri ha contribuito anche la fragilità della Roma nel primo tempo, soprattutto nel primo quarto d’ora, quando un incredibile e continuo giramento di testa stava per metterla subito fuori dalla sfida. La Roma non sapeva da che parte prendere l’Inter entrata in partita con una vera e propria irruzione. Gol di Dzeko dopo 2 minuti, traversa di Barella dopo 6, altre due occasioni di testa di Skriniar e di Dzeko nei primi 15'. Se l’intento era quello di cancellare subito gli effetti nocivi del derby, la missione è stata subito centrata. La Roma era frastornata, annientata dal ritmo, dalla velocità e dalla qualità dell’Inter. Ha cominciato a frenarla nell’unico modo possibile, con i falli, sei in quel quarto d’ora, un pezzo di gara in cui la difesa romanista era a soqquadro. Sul gol (da applausi per come è stato pensato, costruito e realizzato) ha sbagliato per primo Ibanez (lancione impreciso intercettato da Perisic), poi Karsdorp (in ritardo sullo scatto e sul cross di Perisic), infine Smalling (intervento di testa a vuoto). Bellissima la conclusione di interno destro di Dzeko. Sulla traversa di Barella, altra dormita (a cominciare da Veretout), nessun romanista è uscito a chiudergli la strada e l’ex cagliaritano ha fatto partire una bordata terrificante.

    UN PO’ DI ROMA - Dopo quell’allucinante quarto d’ora, la Roma ha messo la testa oltre la metà campo e D’Ambrosio, su cross di Mkhitaryan, stava per segnare nella sua porta. E’ stata una scossa per Mourinho che si aspettava un ritorno a San Siro di un altro tipo. La Roma ha avuto l’unica occasione del suo primo tempo con Zaniolo, su assist di Abraham, ma il sinistro del biondo romanista era troppo centrale ed è finito fra le braccia di Handanovic.

    UNA FRENATA - La palla-gol di Zaniolo è finita sul taccuino al 19', da quel momento la partita che sembrava esplosiva si è acquietata, l’Inter ha abbassato il ritmo ed è passata alla gestione della gara, spettava alla Roma creare le premesse per il pareggio. Ma quando i giallorossi entravano in possesso della palla non trovavano varchi, si muovevano con una manovra lenta che il disorientato Veretout e il poco presente Oliveira non riuscivano mai a rendere pericolosa. Nei duelli diretti, l’Inter aveva quasi sempre il sopravvento: Brozovic dettava il gioco come al solito nonostante il controllo di Mkhitaryan, Barella batteva nettamente Veretout nella corsa e negli spunti offensivi e Vidal frenava Sergio Oliveira.

    L’IDEA DI MOU - Per cercare di allargare la difesa della sua vecchia squadra, Mourinho teneva Zaniolo molto largo sulla destra e in effetti l’idea di Josè dava qualche risultato perché portava Bastoni quasi sulla fascia e lo sottraeva alla costruzione del gioco. Nel finale del primo tempo, ricadendo a terra dopo un contatto proprio con Zaniolo, lo stesso Bastoni alzava la mano per chiedere il cambio. Brutta la scena della caviglia destra che si piegava sull’erba. Al suo posto è entrato De Vrij. A inizio ripresa anche la Roma ha perso per infortunio uno dei suoi difensori, Ibanez, ed è entrato Kumbulla.

    ATTACCO ROMA - Molto meglio la Roma di inizio ripresa rispetto al primo tempo. Aveva un’altra voglia, un altro spirito, più determinata e più aggressiva. Cominciava a farsi pericolosa e ora l’Inter aveva ragione di temerla. Mkhitaryan ispirava la manovra offensiva e anche dietro adesso erano più sicuri. Sergio Oliveira è finalmente arrivato alla conclusione che, deviata da Brozovic, è stata messa in angolo da un guizzo di Handanovic. Un colpo da fenomeno di Zaniolo, che aveva saltato il portiere nerazzurro, è stato respinto sulla linea di porta da un intervento di testa di Skriniar, prima che Di Bello fischiasse la posizione di fuorigioco del talento romanista.

    IL CAPOLAVORO DI SANCHEZ - L’Inter ha fatto capire alla Roma come avrebbe interrotto la sua momentanea supremazia, con i tiri dalla distanza. Sul primo, di Barella, Rui Patricio ha fatto una paratona. Sul secondo, di Sanchez, niente da fare: non lo avrebbe preso nemmeno in elicottero. Botta da 25 metri, palla spedita all’incrocio dei pali. La Roma ha protestato per un contatto Vidal-Sergio Oliveira poco prima del gol, ma anche al Var l’azione è sembrata regolare. Sul 2-0 Mourinho ha cambiato tutto il centrocampo (dentro Cristante e Pellegrini, al rientro dopo 4 gare), fuori Veretout e Sergio Oliveira, ma niente è cambiato. Dall’altra parte è entrato prima Lautaro Martinez al posto di Dzeko, poi nel finale Dumfries, Calhanoglu e Vecino per Barella, Vidal e Perisic e piano piano la partita si è spenta. E’ finita con un coro della sua vecchia curva per Mourinho, che ha salutato i tifosi con la faccia scura.

    IL TABELLINO

    Inter-Roma 2-0

    INTER (3-5-2): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni (45' pt de Vrij); Darmian, Barella (40' st Calhanoglu), Brozovic, Vidal (40' st Vecino), Perisic (40' st Dumfries); Dzeko (31' st Martinez), Sanchez. A disposizione: Cordaz, Radu, Dimarco, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini. Allenatore: Inzaghi

    ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez (1' st Kumbulla); Karsdorp, Oliveira (25' st Pellegrini), Veretout (25' st Cristante), Vina (31' st El Shaarawy); Mkhitaryan; Zaniolo, Abraham (44' st Afena-Gyan). A disposizione: Boer, Fuzato, Bove, Maitland-Niles, Perez, Shomurodov, Zalewski. Allenatore: Mourinho

    ARBITRO: Di Bello di Brindisi

    MARCATORI: 2' pt Dzeko (I), 23' st Sanchez (I)

    NOTE: Ammoniti: Zaniolo, Mancini, Mourinho (All.) (R). Recupero: 3' pt, 4' st.

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