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  • Inter, una difesa da retrocessione: solo Monza e Cremonese hanno preso più gol. E il mercato non aiuta

    Inter, una difesa da retrocessione: solo Monza e Cremonese hanno preso più gol. E il mercato non aiuta

    • Redazione CM
    Allarme rosso in casa Inter. La sconfitta nel derby ha messo in mostra una squadra troppo nervosa e terribilmente fragile dal punto di vista difensivo. Errori individuali e di reparto, che hanno permesso al Milan di cancellare il vantaggio iniziale di Brozovic e di mettere la freccia con Leao, condannando i nerazzurri alla seconda sconfitta in due big match, dopo quella del 26 agosto contro la Lazio. I numeri parlano chiaro, dopo Monza, con 11, e Cremonese, con 9, l'Inter ha la difesa che ha subito più gol, 8, come il Verona, che deve giocare oggi alle 18 in casa contro la Sampdoria. Troppi, per una squadra che lotta per vincere lo scudetto, che la scorsa stagione ne ha incassati 32 in tutto il campionato. Il preseason aveva lanciato segnali preoccupanti (10 reti subite tra Lugano, Monaco, Lens, Lione e Villarreal), che evidentemente sono stati ignorati. Lo sa bene Inzaghi, che ha parlato così al termine del derby: "Dovremo analizzare. A livello di spirito e motivazione si era intravisto qualcosa, già in estate ma mancavano i giocatori. Dopo 5 gare di campionato e quasi due mesi di allenamento mi aspetto di più perché siamo gli stessi dello scorso anno quando per 8 partite non prendevamo gol". 

    MERCATO - L'Inter ha perso certezze e di conseguenza la solidità che l'aveva contraddistinta negli ultimi anni. Il problema è fisico e, soprattutto, mentale, con il mercato che ha fatto la sua parte. Tutti e quattro i titolari sono stati al centro di voci estive e, nel caso, di Milan Skriniar, di una vera e propria trattativa con il Paris Saint-Germain. Di Samir Handanovic si è parlato in chiave rinnovo, di Stefan de Vrij di una possibile partenza destinazione Premier, così come di Alessandro Bastoni, che Antonio Conte voleva al Tottenham. Ora che il mercato è finito Inzaghi deve lavorare soprattutto sulla testa. I giocatori devono tornare a pensare al campo, senza farsi condizionare da altro. Ci sarà tempo per parlare di rinnovi o di cessioni, ora deve contare solo l'Inter.

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