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    Intermania, Lukaku da vittima a colpevole: che figuraccia per l'Italia, reazioni in tutto il mondo

    Intermania, Lukaku da vittima a colpevole: che figuraccia per l'Italia, reazioni in tutto il mondo

    • Cristian Giudici
    Una brutta storia senza lieto fine. Ieri la Corte Sportiva d'Appello Nazionale della Figc ha confermato la squalifica di Romelu Lukaku, che non potrà così partecipare alla semifinale di Coppa Italia di mercoledì prossimo a San Siro contro la Juventus. L'Inter ha rinnovato la vicinanza e il sostegno al proprio calciatore, manifestando il grande dispiacere nel prendere atto che "la vittima è diventata l'unico colpevole". 

    Quest'ultima frase riassume alla perfezione tutta la situazione. Infatti in precedenza sempre questa settimana la stessa Corte Sportiva d'Appello Nazionale della Figc aveva accolto il ricorso presentato dalla Juventus, annullando la chiusura della tribuna sud primo anello decisa dal giudice sportivo dopo i cori insultanti e alle grida di discriminazione razziale nei confronti di Lukaku. 

    Accusato (da pochi) di aver provocato il pubblico bianconero. Peccato che il centravanti belga avesse già esultato così altre volte, senza mai prendere un cartellino giallo. Così come non è stato ammonito Haaland, che ha zittito i tifosi del Bayern Monaco dopo il gol segnato in Champions League questa settimana col suo Manchester City. 

    Il danno non colpisce solo l'Inter e Lukaku, ma tutta l'Italia. Su un tema importante come la lotta al razzismo, il nostro Paese fa l'ennesima figuraccia agli occhi del resto del mondo. Non a caso l'episodio ha fatto il giro del pianeta, causando sgomendo e incredulità a numerosi personaggi nel mondo del calcio come Mbappé, Vinicius, Depay, Infantino, Nainggolan, Koulibaly, Henry e Lineker. Quest'ultimo ha commentato: "Decisione terribile. L'unica persona punita è l'uomo che ha ricevuto l'abuso razzista". Parole sante. Purtroppo. 
     

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