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Juve: Chiellini applaudito ma incerto, non è ancora pronto per la Champions

Juve: Chiellini applaudito ma incerto, non è ancora pronto per la Champions

  • Alberto Cerruti
    Alberto Cerruti
La Juventus non si ferma, ma soprattutto non si ferma Ronaldo che la manda in fuga contro la Spal e le consente di allungare in classifica, almeno fino a domani, sulla Lazio e sull'Inter. Giusto così perché la Spal, alla seconda sconfitta consecutiva con Di Biagio e sempre più ultima, fa quel che può, cioè poco, per bloccare la capolista. Al di là del 2-1 finale, però, Sarri non può essere soddisfatto della prestazione dei bianconeri, soprattutto pensando alla trasferta di mercoledì in Champions League. Perché contro il Lione non potrà bastare l’incerto Chiellini rivisto per poco meno di un’ora, né potrà bastare il ritmo basso dei centrocampisti, ma soprattutto non saranno permessi altri regali in difesa come quello di Rugani che commette un inutile fallo su Missiroli, favorendo il rigore del 2-1 di Petagna che lascia in bilico il risultato fino al 96’. E allora, tanto per cambiare, la Juventus deve aggrapparsi a Ronaldo, che segna il suo ventunesimo gol in campionato centrando un altro record, e al suo compagno d’attacco Dybala che non figura nel tabellino dei marcatori, ma colpisce un palo e serve a Ramsey il pallone del provvisorio 2-0. 

JOLLY CUADRADO - Il ritorno dall’inizio di Chiellini fa ben sperare la Juventus che deve rinunciare allo squalificato Bonucci e ai tanti infortunati, da Demiral a Khedira, da Douglas Costa a Pjanic fino a Higuain. Ma come se non bastassero tutte queste assenze, Sarri preferisce rilanciare Rugani alla destra di Chiellini, tenendo in panchina De Ligt al fianco di Bernardeschi, ormai retrocesso a riserva fissa perché, con Danilo terzino destro in linea con il mancino Alex Sandro, Cuadrado avanza in attacco teoricamente per affiancare Dybala e Ronaldo nel 4-3-3. In realtà il colombiano arretra spesso per completare il quartetto di centrocampo, in cui Bentancur fa il vice Pjanic tra Ramsey e Matuidi. Tutto chiaro in teoria ma molto meno nella pratica perché la Spal, assetata di punti salvezza, cerca di aggredire la Juventus con la spinta di Castro e Missiroli in mezzo al campo, nel tentativo di smarcare il centravanti Petagna. 

RECORD RONALDO - Sorpresi dalla buona partenza della Spal, i bianconeri soffrono in difesa anche perché Chiellini ha la grinta, ma non il tempismo dei giorni migliori. Troppo lenta nella manovra, con tanti passaggi più orizzontali che verticali, la Juventus si accende soltanto a intermittenza quando il pallone arriva sui piedi di Ronaldo o Dybala. E così è del portoghese il primo tiro in porta che non spaventa Berisha, mentre è dell’argentino il primo quasi gol perché la sua splendida conclusione finisce sul palo. Segnali di risveglio, confermati al 39’ dal gol vero del solito Ronaldo, che devia comodamente di destro un bel cross di Cuadrado, smarcato da Ramsey. E’ la sua undicesima rete in undici partite consecutive in campionato, record eguagliato di Quagliarella e soprattutto di Batistuta, l’unico ad avere segnato in undici giornate consecutive, senza saltare una partita come gli altri due. 

APPLAUSI A CHIELLINI - Costretta a rimontare, la Spal conferma tutti i suoi limiti che la porteranno in B, perché se è scivolata all'ultimo posto con Semplici, non può certo essere Di Biagio il mago che la salverà. E allora Chiellini può uscire dopo i primi 8’ della ripresa, applaudito anche dagli sportivissimi tifosi della Spal, lasciando il posto a De Ligt e la fascia a Dybala. E proprio Dybala, al quarto d’ora, ispira il secondo gol della Juve con un delizioso assist per Ramsey che si inventa lo spettacolare pallonetto del 2-0. 

RIGORE AL VAR - Sembra finita, ma la Juventus riesce a complicarsi la vita confermando i suoi limiti difensivi. Rugani, ancora una volta incerto, entra scorrettamente su Missiroli in area di rigore e l’arbitro La Penna, richiamato dal collega Di Bello al Var, assegna giustamente il rigore che Petagna trasforma. A questo punto mancano 26’ alla fine, recupero compreso, e Sarri prova a rinfrescare il centrocampo, inserendo prima Rabiot e poi Bernardeschi, rispettivamente al posto di Ramsey e Matuidi, per un definitivo e più compatto 4-4-2 in cui l’x viola gioca in mezzo al campo, vicino a Bentancur, con Cuadrado e Rabiot sulle fasce. Più della tattica, però, conta la classe dei singoli, perché la Juve sfiora nuovamente il gol con Ronaldo, la cui punizione finisce sulla traversa. Ultimo grande brivido di una gara dall'esito scontato, anche se in campo non si sono visti i 45 punti di differenza tra la prima e l’ultima in classifica



IL TABELLINO:
Spal-Juventus 1-2 (primo tempo 0-1) 
Marcatori: 39' p.t. Ronaldo (J), 15' s.t. Ramsey (J), 24' s.t. rig. Petagna (S). 
Assist: 39' p.t. Cuadrado (J), 15' s.t. Dybala (J). 
Spal (4-3-3): Berisha; Cionek, Bonifazi, Zukanovic, Reca; Missiroli (dal 35' s.t. Tunjov), Valdifiori, Castro (dal 14' s.t. Fares); Strefezza, Petagna, Valoti. All.: Di Biagio. 
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Rugani, (dall'8' s.t. De Ligt), Alex Sandro; Ramsey (dal 27' s.t. Rabiot), Bentancur, Matuidi; Cuadrado, Dybala, Ronaldo. All.: Sarri. 
Arbitro: La Penna di Roma. 
Ammoniti: 19' p.t. Valoti (S), 45' p.t. Zukanovic (S), 33' s.t. Matuidi (J), dal 43' s.t. Strefezza (S), 45' s.t. Danilo (J), 46' s.t. Cionek (S). 

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