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  • Gatti: 'Mio nonno, granata, fiero di me. Avevo parlato con Juric, poi ho scelto la Juve in 20 minuti'

    Gatti: 'Mio nonno, granata, fiero di me. Avevo parlato con Juric, poi ho scelto la Juve in 20 minuti'

    Federico Gatti, difensore del Frosinone acquistato dalla Juventus, era a un passo dal Torino. Alla vigilia del Derby della Mole, si è raccontato a La StampaDa muratore a calciatore professionista, nonostante le tante porte chiuse in faccia - tutte impresse nella sua memoria - non si è mai arreso. E quest'anno, ha spiegato: "Mi sono trovato al centro di un mondo incredibile. Toro, Juve, il mercato, la Premier che bussava, ma io so quello che voglio e da dove sono partito". 

    JURIC E IL NONNO GRANATA - "Ho sentito Juric al telefono ed ho ricevuto una scossa di adrenalina incredibile perché è un grande motivatore. Mi ha spiegato: 'Ti muoverai inizialmente sulla destra, poi...'. Poi mi hanno avvisato che c'era l'offerta concreta della Juve: mio nonno, granata, mi ha aperto casa dopo le visite lampo alla Continassa in lacrime. Era felice per me".

    GLI AVVERTIMENTI DEI VETERANI - "Con questa maglia non puoi sbagliare niente, anche fuori dal campo: ti aspettiamo", le parole di Chiellini e Bonucci. Io il primo anno in B, loro campioni d'Europa e più di 400 gare in A. Uso la testa, ora che sono bianconero ancora di più".

    MODELLI - "A parte Chiellini e Bonucci, dico Demiral e Skriniar. Mi piace la loro cattiveria, non mollano mai di un centimetro".

    ALLA JUVE - "Come mi vedo? Non di passaggio, anche se le decisioni sono di club e allenatore. Ho una voglia matta di dimostrare che sono all'altezza". 

    LA STORIA - "Spero sia una bella favola da raccontare. In Italia è pieno di giovani bravi, serve coraggio. La B quest'anno è una piccola miniera di promesse". 

    DERBY - "Tifo? Per tutte le squadre in cui sono chiamato a giocare. Tra i miei amici ci sono più granata..."

    LA CHIAMATA - "Ho avuto pochissimo tempo per decidere, ancora rivivo quei momenti. Mi hanno avvertito i miei agenti, mi sono sentito con i compagni di squadra più anziani ed esperti e ho scelto la Juve in 20 minuti". 

    LA MISSIONE - "Sono pronto a giocarmi le mie carte con testa, personalità e carattere. Le porte in faccia fanno crescere, il lavoro ti aiuta e ti forma. Frosinone? Sempre grato, onorerò questa maglia fino all'ultimo".

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