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  • Juve, in Champions non ti accontentare, arrivare secondi non conviene

    Juve, in Champions non ti accontentare, arrivare secondi non conviene

    • Lorenzo Bettoni
    La Juventus scende in campo domani sera contro la Dinamo Zagabria: l’obiettivo sono i tre punti per sigillare il passaggio del turno da capolista, un traguardo che manca ai bianconeri dai tempi di Conte, stagione 2012/13, quando Juve e Shakhtar passarono il turno ai danni del Chelsea campione in carica. I Blues avrebbe poi vinto l’Europa League in quella stessa stagione.

    LE POSSIBILI AVVERSARIE - Dando un occhio ai vari raggruppamenti, le posizioni in classifica sono pressoché decise e i giochi di forza si equilibrano nella maggior parte dei gironi. Nel gruppo A il PSG è a pari punti con l’Arsenal con lo scontro diretto a favore. I londinesi affrontano il Basilea in casa stasera, mentre  i parigini sfidano il Ludogorets allo Stade des Princes. Nel gruppo B la Juve farà un po’ il tifo per il Napoli stasera dato che la qualificazione come vincitrice del gruppo della squadra di Sarri darebbe la possibilità di incontrare agli ottavi una tra Benfica e Besiktas. Con una pallina in più nell’urna di Nyon ci sarebbero meno chance di incontrare alcune delle big agli ottavi. Nel gruppo C, il City si è qualificato secondo dietro al Barcellona, così come il Bayern Monaco non sarà testa di serie perché arrivato dietro all’Atletico nel gruppo D. Il Monaco ha già vinto il gruppo E davanti al Bayer Leverkusen, mentre il Borussia Dortmund si gioca il primo posto stasera in casa del Real con due risultati su tre a disposizione dei tedeschi. Nel gruppo G il Copenhagen spera di agganciare il Porto che gioca l’ultimo match del girone in casa del Leicester già qualificato come primo nel girone.  In caso di arrivo a pari punti passerebbero i danesi in virtù degli scontri diretti.

    PRIMO POSTO OBBLIGATORIO – Come detto, confrontando i potenziali avversari del secondo turno, non ci sono troppe differenze tra le prime e le seconde qualificate, specialmente se il Porto dovesse farcela. La Juve, però, non deve (e non farà) calcoli. Il primo posto è obbligatorio in primis perché vincere il girone permette di giocare la partita di ritorno in casa, che è sempre un vantaggio. Inoltre, al netto di piccoli passi falsi durante le prime sei partite europee della stagione, il primo posto sarebbe un po’ come centrare un piccolo obiettivo stagionale. Anche l’aspetto economico non è da sottovalutare, seppur sia secondario. Una vittoria nella fase a gironi vale 1,5 milioni, un pareggio soltanto 500 mila euro. Spiccioli, per una società come la Juve. Per questo l’aspetto sportivo e mentale è più importante di quello economico. In tanti, lo scorso anno, avevano storto il naso per la sconfitta di Siviglia, che costò il primo posto e causò l’accoppiamento col Bayern. Quest’anno la Juve non può ripetersi . Se vuole essere ‘padrona’ del proprio destino deve qualificarsi come prima della classe e se poi arriveranno comunque City, Bayern Monaco, Arsenal o una tra Borussia e Real Madrid allora bisognerà prendersela con la dea bendata consapevoli però di aver fatto il massimo.

    NON BISOGNA INCONTRARLE TUTTE – La Juve ha i tre punti nel mirino, domani sera gli uomini di Allegri avranno un solo obiettivo: quello di portare a casa vittoria e primo posto sperando poi in un sorteggio benevolo perché non è vero che per vincere la Champions ‘bisogna incontrarle tutte’.  Basta guardare il cammino del Ral nella scorsa stagione. Dopo meno di due mesi dal suo arrivo e con la squadra ancora sbandata dopo l’era Benitez, Zidane incontrò la Roma agli ottavi, il Wolfsburg ai quarti ed un City che aveva ampiamente in riserva in semifinale. Tutte ottime squadre, certo, ma nulla a che vedere con l’Atletico, finalista della scorsa stagione, dopo aver incontrato Barcellona e Bayern Monaco ai quarti e in semifinale. Tra i due, quale percorso preferireste?

    @Lorebetto
     

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