Calciomercato.com

  • Cori ed ululati razzisti contro Lukaku. Dura condanna di Roc Nation: ‘Epiteti spregevoli, la Juve si scusi’

    Cori ed ululati razzisti contro Lukaku. Dura condanna di Roc Nation: ‘Epiteti spregevoli, la Juve si scusi’

    • Gabriele Stragapede
    Abbiamo parlato di scene da Far West. La rissa scaturita nel finale della partita tra Juventus ed Inter – semifinale d’andata di Coppa Italia terminata 1-1 – fa sicuramente parte di uno scenario che nulla ha a che vedere col il mondo del calcio. Animi che si scaldano, atmosfera che diventa elettrica e pioggia di rossi a non finire estratta dall’arbitro Massa. Ne fanno le spesa Cuadrado ed Handanovic, che salteranno il ritorno. Ma quanto successo sugli spalti dell’Allianz Stadium, ciò da cui tutto è scaturito, ecco, definirlo Far West sarebbe anche riduttivo.

    #Lukaku, non li scusare. Li cacciamo noi. pic.twitter.com/jEyB8QTz7H

    — Giacomo Scutiero (@SCUtweet) April 4, 2023


    PARTE TUTTO DAL RIGORE? NON PROPRIO – Facciamo un passo indietro. Sponda di Dumfries che svetta più in alto di Kostic. Ingenuità di Bremer che interviene con la mano in area di rigore. Follia che costa il calcio di rigore in favore dell’Inter. Massa conferma il tiro dal dischetto dopo un rapido ma intenso controllo del VAR. Sul dischetto si presenta Lukaku. Parte e spiazza Perin. Una mano sulla testa, un dito davanti alla bocca – esultanza probabilmente dedicata al compagno di nazionale Doku – ma i tifosi bianconeri non ci stanno. Scoppia un parapiglia dal quale Massa si destreggia ammonendo nuovamente Lukaku – già precedentemente finito sul taccuino del direttore di gara per un duro intervento su Gatti – che viene espulso. Espulso per aver zittito una parte del tifo juventino.  Ma perché è stato fatto sventolare il secondo giallo dal direttore di gara? Il regolamento prevede l'ammonizione per l'autore di un'esultanza provocatoria o derisoria. Certo, non è una regola che viene sempre applicata alla lettera, specialmente in un caso delicato come questo dove l'esultanza era, si può sottolineare, giustificata.

    I CORI CONTRO LUKAKU – Sì perché, oltre all’esultanza per il compagno nella selezione belga, Lukaku ha voluto zittire il settore dei tifosi bianconeri. Una piccola parte di quel tifo, facente parte della Curva, che sin dal suo ingresso in campo non si è risparmiata nell’etichettarlo con epiteti disgustosi. Cori, ululati di stampo razzista, frasi irripetibili: “ UH UH UH, vaff...ulo scimmia del ca…”. Pesanti e non ammissibili ingiurie nei confronti del colore della pelle di un giocatore che, per quanto avversario, sta semplicemente facendo il suo lavoro. La Procura, presente allo Stadium, si è segnata tutto. Si aspetta una posizione decisa e ferma su questi episodi. Nel 2023, nel calcio, in uno stadio, ovunque, il razzismo non è più ammissibile.

    PARLA ROC NATION - Con un messaggio su Instagram, Michael Yormark, presidente di Roc Nation Sports International, che cura gli interessi del belga, ha voluto fare chiarezza sull'accaduto: "Gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati spregevoli e non possono essere accettati. Lukaku ha segnato un rigore nel finale di partita. Prima, durante e dopo il rigore è stato oggetto di insulti razzisti ostili e disgustosi. Romelu ha esultato allo stesso modo di quanto fatto in precedenza. Ma la risposta dell'arbitro è stata mostrargli un cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni immediatamente il comportamenti di questo gruppo di tifosi della Juventus. Le autorità italiane devono usare questa opportunità per dare un segnale forte al razzismo, piuttosto che pensare di punire la vittima dell’abuso. Sono certo che il mondo del calcio condivida questo pensiero".

    Altre Notizie