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  • Juve, Allegri: 'In cinque giorni abbiamo buttato via tutto, ci vuole tempo per vincere. Chiesa e De Ligt ci saranno'

    Juve, Allegri: 'In cinque giorni abbiamo buttato via tutto, ci vuole tempo per vincere. Chiesa e De Ligt ci saranno'

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Juve in ritiro e in caduta libera in campionato, ma in Champions League la qualificazione è ad un passo. Così Max Allegri fa il punto della situazione in conferenza stampa.

    CHAMPIONS - “Centrare il primo obiettivo della stagione sarebbe una bella cosa”.

    INDISPONIBILI - “Kean, De Sciglio, Ramsey. Gli altri sono disponibili, la formazione la decideremo domani”.

    RABBIA - “Siamo tutti arrabbiati e dispiaciuti, in cinque giorni abbiamo buttato tutto quello costruito nel mese precedente. Dobbiamo riflettere e migliorare, abbiamo subito troppo gol contro squadre della seconda metà di classifica”.

    MODULO -  “Se avessi la garanzia di vincere passando a tre in difesa, metterei anche sette difensori. Non è così, dobbiamo migliorare come fase difensiva tutti quanti, anche con lo Zenit avevamo concesso troppo”.

    PROBLEMA - “Bisogna trovare soluzione. Lavorando e stando zittti, nel calcio vice la regola che chi vince ha ragione e chi perde ha torto. Un segnale come senso di responsabilità che dobbiamo avere tutti. Spiegare perché hai vinto o perso serve a niente. Unica cosa da fare è stare in silenzio”.

    CHIESA - “Morata-Dybala-Chiesa hanno già giocato col Sassuolo. Le squadre si possono permettere tutto e il contrario di tutto, dipende da come si interpreta. Chiesa è a disposizione, potrebbe giocare dall’inizio”.

    MORATA - “Ci sono momenti in cui gli attaccanti non fanno gol, magari domani si sblocca. Per maniere alla l’autostima si deve pensare poco e fare tanto. Poi le cose si sistemano”

    CAPELLO - “Io sono l’allenatore della Juve, è una sfida che ho accettato ma ci vuole tempo per vincere, insieme a società e giocatori stiamo lavorando per questo. In cinque giorni abbiamo buttato via tutto”.

    DISCORSO - “Ho una squadra intelligente, capisce che siamo in un momento no senza aver bisogno di alzare la voce. Bisogna reagire, per portare partite dalla nostra parte”.

    CAMBIAMENTO - “Non è questione di valori tecnici, ma di approccio tra quando giochiamo grandi partite e partite normali. Noi quelle le abbiamo sbagliate, è molto semplice”.

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