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  • Allegri: 'Deciderò con Agnelli se andare avanti o salutarci. Non siamo eliminati, pronti per l'Atletico. Sui social...'

    Allegri: 'Deciderò con Agnelli se andare avanti o salutarci. Non siamo eliminati, pronti per l'Atletico. Sui social...'

    A pochi giorni dal ritiro dai social e alla vigilia di Napoli-Juventus, ecco che le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa. Questi i temi toccati dal tecnico bianconero, proprio nei giorni in cui circola con sempre maggiore insistenza il nome di Zinedine Zidane per raccogliere la sua eredità.

    SOCIAL - "Il fatto che faccia rumore il mio silenzio social è un problema. Scrivevo un messaggio dopo le partite, la ritengo una cosa normale. L'altra sera a casa a cena ho detto, domani chiudo i social. La trovo una cosa normale, un essere umano che decide di uscire dai social. Mi ha meravigliato che sia stato fatto questo clamore, nemmeno fosse una strategia mondiale di guerra nucleare... Se poi qualcuno si è perso dal conto alla rovescia, dico che ora mancano 10 giorni all'Atletico Madrid. Se non torniamo alla normalità diventa tutto un problema, la normalità è la cosa più semplice anche se capisco che le cose semplici destabilizzino. Gli insulti? Io i social non li leggo, ho sentito e son cascato dal pero, poi le critiche che ci siano è giusto che vengano dettate da aspettativa al di là di ogni realtà perché nella Champions può succedere di tutto. Noi siamo andati a Madrid senza sei giocatori, la Champions è così non è il campionato, se perdi sei bello che andato... Le critiche se costruttive le accetto, se si parla da un'aspettativa lontana dalla realtà, non è più affar mio. I social sono uno strumento valido ma non per tutti: penso alla pedofilia, allo stalking, è un problema sociale mica mio"

    INGRATITUDINE - "Io mi rendo conto che magari...ma io sono così. I tifosi che vengono allo stadio mi hanno sempre fatto sentire affetto, non posso che ringraziarli. Se poi finita la partita, rientro negli spogliatoi e non manifesto con capriole, salti, eccetera...non posso farci niente. Io sono un allenatore, devo dare l'esempio, devo essere accettato per quello che sono. Se mi arrabbio lo faccio con me stesso non con gli altri. L'importante è esser lucidi in quello che vedo e che sarà".

    FUTURO - "E' semplice. Ho visto il presidente l'altro giorno, lo faccio quasi sempre quando è a Torino. Come tutti gli anni ci vedremo per parlare di come sta andando l'annata, del futuro, senza nessun problema. Sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, quest'anno siamo ancora in corsa per campionato e Champions, dispiace per la Coppa Italia. In Champions siamo lì, può capitare di perdere 2-0 l'andata, dispiace per le reazioni che si sono create a causa di aspettative sbagliate sulla possibilità della Juventus di vincere 3-0 a Madrid. Noi in 51 partite di Champions abbiamo perso 11 volte, di cui due ininfluenti, poi una con lo United e una col Bayern che poi avevamo pareggiato, le altre abbiamo perso solo con Barcellona, Real e Atletico, le tre squadre che sono nel ranking sopra la Juventus"

    NAPOLI - "Sta facendo un grandissimo campionato. Dovrà essere serata di sport in primis, troveremo stadio pieno di gente con grande entusiasmo e noi dovremo fare partita lucida, tecnica, intensa, sapendo che le partite a Napoli non finiscono mai. Partita completamente diversa dalla Champions, domani è gara importante per lo scudetto, loro vorranno dimostrare di essere più bravi di noi. Sarà serata importante per il calcio italiano, non credo che sarà una gara bloccata, diversa dalle ultime. Domani ci giochiamo due terzi di scudetto, è questione di matematica. A livello mentale? Sarebbe bella soddisfazione vincere sul campo della seconda"

    RONALDO - "Sta bene, si è allenato con la squadra e domani giocherà"

    KHEDIRA - "Ci sono dei controlli da fare, non ci sono date di rientro"

    DOUGLAS COSTA - "Speriamo di recuperarlo per l'Atletico"

    CUADRADO - "Fuori lista e lontano dal rientro"

    CAMBI - "Possiamo giocare con due centrocampisti, magari due e mezzo. Poi dipende da chi abbiamo davanti, dai cambi che abbiamo. Se giocano Bernardeschi, Dybala, Mandzukic e Ronaldo allora abbiamo solo Kean fuori, altrimenti uno tra Bernardeschi e Dybala starà fuori"

    VERSO ATLETICO - "La squadra arriverà a quella partita in ottime condizioni. Perché queste due settimane sono sfruttate per migliorare condizione atletica. Bonucci e Chiellini miglioreranno sicuramente, Douglas Costa speriamo di recuperarlo, Pjanic e il resto della squadra verrà avanti di condizione. Passiamo? Non lo so, ma siiiicuramente saremo pronto. Vorrò vedere uno stadio intero a spingere la squadra, non solo con gente che venga a vedere la partita".

    FUTURO 2 - "Ci hanno dato per morti prima di essere eliminati in Champions. Di conseguenza son venute fuori voci, ma come sempre ci parleremo al momento opportuno col presidente. Lì deciderò, deciderà e decideremo cosa fare anno prossimo. Bisogna essere concentrati su cosa fare ora. Non penso al futuro, lo scetticismo io all'interno dello stadio non lo avverto, abbiamo fatto un ottimo lavoro poi purtroppo contro la negatività c'è poco da fare, servirebbe un passo in avanti ma è una questione di educazione generale".

    MANDZUKIC - "Non segna? E' solo un momento così, come per tutte le punte. E' capitato anche a Ronaldo, Dybala...son sereno, ci servono più gol dei centrocampisti, Bernardeschi deve fare gol, dobbiamo sfruttare meglio palle inattive".

    SERIE A / LIGA - "Campionati diversi. Il Napoli ha 59 punti, la proiezione dice che può arrivare a 85-90 punti, sono tanti. E' che la Juventus fino a questo momento ha fatto campionato importante. L'anno scorso il Napoli aveva 10 punti in più, noi 4 in meno. Il campionato non è semplice, devi sempre andare in campo e vincere. 

    IDENTITA' - "Bisogna sfruttare al meglio i giocatori a disposizione. Ora l'unico che si può recuperare è Douglas, non è che si possano fare grandi cambiamenti. Quello che è successo dopo Madrid, in un ambiente come quello della Juventus non deve succedere, anche perché non siamo mica fuori..."

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