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  • Juve: lo scudetto è a portata di mano

    Juve: lo scudetto è a portata di mano

    • Giovanni Battista Terenziani

    Se si guardano i numeri che la Juventus mostra in questa stagione si può notare il buon margine di vantaggio della squadra di Conte nei confronti delle rivali.

    La Vecchia Signora ha 6 lunghezze in più rispetto alla seconda: il Napoli. Considerando che nella partita di andata la Juve ha sconfitto il Napoli 2 a 0, venerdì sera al san Paolo è necessario che i partenopei ribaltino il risultato di Torino per potersi assicurare lo scudetto nel caso in cui le due squadre giungessero a pari punti al termine del campionato. Questa non sarà sicuramente un’impresa facile. I bianconeri, inoltre, hanno la difesa meno battuta del torneo con 17 gol subiti, il secondo  miglior attacco della Serie A con 53 reti all’attivo (meglio ha fatto solo la Roma con 54 gol, ma in questo calcolo sono considerati anche i 3 centri assegnati nella vittoria 3 a 0 a tavolino sul Cagliari). Maggior numero di vittorie:  18; minore quantità di sconfitte a pari merito con il Napoli: 4. A parità di turni la Juve ha 6 punti in più rispetto a quelli che aveva nella scorsa stagione nella quale vinse lo scudetto. Possiede inoltre una rosa che le consente di  fronteggiare meglio delle avversarie le varie difficoltà legate a infortuni, squalifiche o assenze di altro tipo. Avversarie che ogni qual volta si avvicinino più del dovuto alla squadra di Conte vengono immediatamente ricacciate a distanza di sicurezza nei turni successivi. È successo al Napoli che ha tenuto il passo della Vecchia Signora fino allo scontro diretto di Torino dove ha perso 2 a 0, all’Inter che dopo la vittoria dello Juventus Stadium aveva una sola lunghezza di svantaggio rispetto ai piemontesi, ma il turno successivo la distanza è tornata a essere di 4 punti, alla Lazio che era arrivata a meno 3 dalla Juve per poi tornare ad aumentare il suo distacco, e nuovamente ai partenopei che dopo la sconfitta bianconera contro la Roma hanno fallito l’opportunità di giungere a 2 punti dalla capolista e ora ne hanno addirittura 6. Tutto ciò ha consentito ai campioni d’Italia di tenere la testa della classifica per ben 26 turni, che uniti agli 8 dell’ultima parte della scorsa stagione fanno sì che la Juve sia prima in Serie A da 34 giornate di fila (quasi un campionato intero) nonostante abbia dovuto fare a meno del suo allenatore per 4 mesi e , nell’ultimo periodo, abbia subito molte altre assenze rilevanti. Basti pensare al lungo lasso di tempo in cui è mancato Chiellini, proprio in contemporanea con la prolungata defezione di Asamoah impegnato nella Coppa d’Africa. Per un buon stralcio di tempo Vucinic è stato utilizzato con il contagocce dal suo allenatore. Ultimamente anche Marchisio tra infortuni e squalifiche ha saltato parecchie partite. Molto probabilmente anche a causa di queste defezioni la Juventus nelle ultime giornate ha abbassato un po’ il suo ritmo di marcia. Questo, unito alle gare da disputare in Champions League e alle difficoltà della Signora nell’affrontare il doppio impegno, permette alle rivali di tenere vivo il campionato e di sperare nel sorpasso, anche se pare proprio che l’esito finale di questa lotta dipenda quasi esclusivamente dalla Juve stessa.  

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