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  • Paratici: 'Pjanic-Arthur? Con il Barcellona parliamo sempre. Pogba difficile con quell'ingaggio, Higuain...'

    Paratici: 'Pjanic-Arthur? Con il Barcellona parliamo sempre. Pogba difficile con quell'ingaggio, Higuain...'

    Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus, parla a Sky Sport del mercato che verrà, dopo questa emergenza coronavirus che ha fermato il mondo: “Ho ipotizzato uno stile NBA. Non è stata né una proposta né una provocazione. È stata solamente una considerazione dettata dal fatto che le società avranno più difficoltà economiche e bisogna avere quindi idee. Studiando i vari sistemi calcistici e non ho pensato che l’NBA possa essere qualcosa da cui prendere spunto. Ovviamente è un sistema difficile da replicare”.

    GLI SCAMBI - “Il pilastro del mercato NBA dal quale attingere? Quello degli scambi è un modello che già utilizziamo, e i famosi parametri zero. La differenza più importante, a parte il sistema chiuso, è che la Lega funziona da stanza di compensazione negli spot americani. La Lega cha ha seguito per prima i dettami dell’NBA in questo senso è stata la Premier League, ed è per questo che è avvantaggiata rispetto agli altri campionati”.

    SUL MERCATO - “Che ci sia meno liquidità è sotto gli occhi di tutti. Ci saranno scambi, formule più creative tipo prestiti lunghi. Se non puoi comprare una casa, ad esempio, vai in affitto. Se non puoi comprare un giocatore da N milioni cerchi di ‘affittarlo’ per il tempo più lungo possibile. Una formula che verrà sfruttata per poter usufruire dei calciatori senza troppi esborsi economici”.

    SUL VALORE DEI GIOCATORI - “Bisogna vedere, se si scambiano i calciatori, di grande livello in una fascia di mercato alta, secondo me il valore di mercato non scenderà. Nei salari si starà sicuramente molto più attenti”.

    SU RONALDO - “Cristiano è un giocatore diverso dagli altri. È un brand che porta un aumento dei ricavi esponenziale. È un brand che va da solo all’interno del club. Per gli altri calciatori invece la contrazione del salario renderebbe più complicata la situazione. Pogba? E’ un grandissimo calciatore, però questo tipo di calciatori ci saranno meno squadre in grado di garantire un salario di quel livello”. 

    SULLE SECONDE SQUADRE - “Quindici anni fa già se ne discuteva, una buona pratica presente in quasi tutti gli altri campionati più evoluti d’Europa. E hanno avuto grandi risultati, anche di formazione di calciatori. Quando ci è stata data questa possibilità ci siamo iscritti solo noi. È un progetto a cui crediamo, costa molta fatica ma ci dà tante soddisfazioni e crediamo sia il futuro.  I calciatori vengono venduti quanto raggiungono 90/10 gare tra i professionisti, in altri campionati arrivano a questo obiettivo a 21 anni, perché iniziano a giocarci a 17. Da noi c’è un buco dopo la Primavera che porta un calciatore a disputare quel numero di gare a 24 anni. In questo modo disperdiamo talento e perdiamo tempo. Vediamo Morata: prima di arrivare da noi era già formato giocando con la seconda squadra del Real. Spinazzola invece è stato otto anni in prestito prima di tornare”.

    SU HIGUAIN -Quando è partito era molto preoccupato in generale. È un ragazzo molto sensibile. Noi siamo legati a lui, sta facendo una stagione straordinaria, quindi speriamo continui con noi per l’anno che resta di contratto. Per quanto riguarda lo scambio Pjanic-Arthur parliamo sempre tra grandi club, non solo di scambi. Di come si potrà andare avanti. Adesso siamo in un momento di chiacchiere”.

    SUI RINNOVI - “Buffon e Chiellini siamo in dirittura d’arrivo, anche con Dybala stiamo parlando, ora c’è stata questa situazione che interrotto la trattativa”. 

    SUI GIOVANI - “Il mercato italiano da sondare? Ci sono tanti giocatori bravi, ad esempio Chiesa, Tonali, Castrovilli.  In questo momento sta offrendo una bella vetrina a questi calciatori”.

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