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  • La Juve si ferma ancora. Con la Salernitana è solo 2-2, fra nervosismo, risse e tanti errori

    La Juve si ferma ancora. Con la Salernitana è solo 2-2, fra nervosismo, risse e tanti errori

    Tanto nervosismo, errori, un bruttissimo primo tempo e un riscatto nel finale rimasto non solo strozzato in gola, ma addirittura lesivo per il futuro. La Juventus non va oltre il 2-2 contro la Salernitana in una partita pazza, prima sotto 2-0 e poi arrivata addirittura al 3-2, poi annullato nel finale con tanto di rissa ed espulsioni a nastro. Per Allegri (fra gli espulsi) un altro passo falso in un brutto inizio di stagione che sa sempre più di crisi.

    La Juventus in realtà era partita bene, con Miretti che si fa trovare due volte pericoloso in zona Sepe. Un doppio segnale che però si spegne lì, complici errori su errori che rimettono in moto e lanciano la Salernitana. Il più importante è quello di Cuadrado, che al 18' sbaglia il tempo dell'intervento e lancia Mazzocchi in verticale; l'esterno arriva sul fondo e crossa forte a centro area trovando sul secondo palo la deviazione vincente (controllata a lungo dal var ma convalidata) di Candreva.

    La Juve non reagisce, anzi, sbanda con Piatek che chiede un rigore, va vicino al gol e alla fine il rigore lo ottiene al minuto 45+2: questa volta la lettura sbagliata è di Paredes che si fa saltare in fascia da Candreva che serve un cross al bacio per il polacco la cui conclusione è deviata di braccio da Bremer; il var interviene. l'arbitro all'on field review concede il penalty che il pistolero trasforma esultando alla sua maniera sotto la curva ospite.

    Nella ripresa Allegri toglie uno spento Kean per Milik, ma la scossa la dà subito Dusan Vlahovic, che lotta e sgomita cercando più volte la conclusione. Il gol è nell'aria ma arriva da un attaccante inatteso in area di rigore: al 51' Kostic recupera palla dalla sinistra e crossa a centro area dove vola incorna Bremer per il 2-1. La Juve c'è e prova il forcing con Vlahovic e Milik che più volte sfiorano il palo alla destra di un Sepe attento, ma mai realmente chiamato in causa. Con la gara che sembra destinata ad una triste conclusione per i colori bianconeri, una percussione disperata e confusionaria di Cuadrado porta all'intervento scellerato di Vilhena su Alex Sandro che porta al rigore che Bonucci prima si fa parare e poi segna per il 2-2.

    E la Juve riesce anche a ribaltarla poco dopo su calcio d'angolo, con Milik che anticipa tutti di testa e insacca. Nell'esultanza il polacco si fa espellere per doppio giallo togliendosi la maglia, ma da lì scoppia un caso clamoroso. L'arbitro richiamato dal var va a vedere la posizione di Bonucci, ma nel frattempo si scatena una rissa in mezzo al campo che coinvolge squadre e panchina e che porta all'espulsione anche di Caudrado, Fazio e Allegri. Il direttore di gara conferma il fuorigioco di Bonucci e annulla il gol di Milik chiudendo con il triplice fischio l'ennesimo passo falso della Juve in questa stagione.


     

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