Kuyt, gran voglia di Inter 'Benitez, portami in Italia'
INTER NEL FUTURO? - Da buon pescatore, Dirk sa aspettare. Ma all'orizzonte non c'è un mare piatto. Kuyt è protagonista al Mondiale, stimato da Benitez, seguito dall'Inter, ha una moglie, Gertrude, ex infermiera in un ospizio, con cui porta avanti attività di beneficenza. Quando scopre che c'è un giornalista italiano lungo il tragitto che i giocatori percorrono dallo spogliatoio al pullman, si ferma, sorride, appoggia il trolley alla transenna. «Piacere, Dirk», comincia allungando la mano. Ha una stretta poderosa, il polso quadrato è solcato da vene che si avvolgono attorno all'avambraccio. Niente tatuaggi. Per il resto, ha molte altre cose: il viso chiaro come un cheesecake, i capelli biondi pettinati all'indietro. E una certa voglia di parlare all'Italia. C'entrerà qualcosa l'Inter? Forse. Perché qui, mentre qualcuno lascia il Mondiale e qualcun altro solo lo stadio, la sola parola Inter genera sorde convulsioni. Samuel Eto'o si fa serio e scappa. Sneijder dice:«Non faccio commenti, sono ai Mondiali». Ah, vabbé. Kuyt è un'altra cosa. Confessadi essere sempre in contatto con Rafa, mima in modo divertente con la mano lo scambio frenetico di messaggi.«Pronto per l'Inter? E' una grande squadra e adesso ha un tecnico con cui ho un rapporto eccezionale, quindi...».