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  • L'Inter e la crisi del gol: sono spariti anche i centrocampisti

    L'Inter e la crisi del gol: sono spariti anche i centrocampisti

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    "Non è un problema fisico, è un problema mentale". Dzeko aveva lanciato l'allarme prima del Genoa, Inzaghi lo ha ribadito dopo il pareggio del Ferraris: l'Inter per la seconda volta manca il sorpasso al Milan. E per la seconda volta lo fa restando a secco di gol. L'attacco è stato inevitabilmente il primo a finire sul banco degli imputati con i soli due gol prodotti nel 2022 (entrambi a firma di Dzeko, Lautaro e Sanchez ancora fermi a zero), ma i problemi non riguardano solo il reparto offensivo: anche il centrocampo si è inceppato.

    GOL E RIFORNIMENTI, QUALCOSA NON VA - I numeri del 2022 certificano che le difficoltà in fase di realizzazione non possono essere imputabili solo all'imprecisione sotto porta delle punte o alla sfortuna (legni colpiti) e alla bravura delle difese avversarie, ma riguardano anche le difficoltà del reparto centrale di risultare realmente incisivo all'interno del gioco. L'ingabbiamento operato dai rossoblù di Blessin ai danni di Brozovic, al rientro da squalifica, è stato un freno allo sviluppo della manovra nerazzurra, ma le criticità vanno più ricercate nell'apporto di gol e assist che ora manca da interni e laterali. Un gol di Barella contro il Venezia e uno di Perisic contro il Milan, un assist di Dumfries contro i lagunari e il corner di Calhanoglu nel derby. Troppo poco, se si pensa che nel periodo di massimo rendimento dell'Inter tra fine ottobre e fine dicembre (due pareggi con Juve e Milan e dieci vittorie) il centrocampo era stato più che un semplice supporto per l'attacco: 13 i gol e 9 gli assist messi insieme da tutto il reparto, riserve comprese, un bottino la cui mancanza ora si sente ed è acuita dalla crisi delle punte. Inzaghi lavora anche su questo aspetto: per ritrovare la vera Inter serve rilanciare anche il centrocampo.

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