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  • La bugia bianca sul futuro di Pioli, il confronto acceso con Ibra: i retroscena del blitz di Gazidis a Milanello

    La bugia bianca sul futuro di Pioli, il confronto acceso con Ibra: i retroscena del blitz di Gazidis a Milanello

    • Andrea Distaso
    Quello che è andato in scena oggi a Milanello tra i calciatori e l'amministratore delegato Ivan Gazidis è stato un incontro importante, in quanto sono stati affrontati molti temi delicati, e certamente intenso. Dal quale è emerso l'accordo tra le parti in merito alla riduzione del 50% degli stipendi relativi al mese di aprile e nel quale tra gli argomenti trattati c'è stato anche il futuro prossimo del Milan, sia sotto l'aspetto tecnico che progettuale. Dopo diverse settimane di lontananza a causa dell'emergenza coronavirus, i giocatori più rappresentativi dello spogliatoio, capitan Romagnoli e senatori come Ibrahimovic, Biglia e Bonaventura hanno fatto sentire le loro ragioni anche a nome dei compagni e hanno ottenuto dal dirigente sudafricano le risposte che cercavano.

    IL FUTURO DI PIOLI - Particolarmente scottante è il capitolo relativo a ciò che ne sarà di Stefano Pioli, chiamato nelle prossime e ultime 13 partite - a partire dalla decisiva semifinale di Coppa Italia con la Juventus di venerdì sera - a dare un senso a un'annata sin qui anonima. In palio c'è la qualificazione alla finale della coppa nazionale e un piazzamento in campionato che porti alle prossime coppe europee. Interrogato sulle intenzioni del club, Gazidis se l'è cavata con la più classica delle bugie bianche, chiarendo che Pioli, come tutti i tesserati del Milan, sarà sotto esame nel prossimo mese e mezzo, idealmente con la possibilità di strappare un'insperata conferma. Una frase che sa tanto di circostanza, perché i rossoneri sono in parola da diversi mesi e hanno raggiunto un principio di accordo col tedesco Ralf Rangnick che, salvo clamorosi colpi di scena, sarà l'uomo chiamato a guidare con pieni poteri l'ennesima rivoluzione in via Aldo Rossi.

    IL PRECEDENTE DI FEBBRAIO - Una mezza bugia dunque quella di Gazidis, che fa il paio con quella rivelata lo scorso 22 febbraio quando, in occasione dell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, parlò apertamente di unità di intenti e di piena condivisione dei programmi col direttore dell'area tecnica Paolo Maldini e col suo braccio destro Zvonimir Boban. Salvo poi essere smentito appena una settimana dopo dall'ex calciatore croato, che rinfacciò a Gazidis i contatti con Rangnick a sua insaputa e a quella di Maldini. Fu il preludio dell'addio consumatosi tra i veleni nelle successive settimane, mentre la posizione di Maldini rimane tuttora irrisolta in vista della prossima stagione.

    CONFRONTO CON IBRA - Confronto franco, anche acceso quando a prendere la parola è stato Zlatan Ibrahimovic, chiamato nei prossimi giorni a discutere con l'amministratore delegato della possibilità di proseguire o meno la sua avventura al Milan per un altro anno, ipotesi ad oggi non particolarmente calda. Confronto dai contorni spigolosi quando la discussione è scivolata sulla situazione dei calciatori in scadenza al prossimo 30 giugno e sul tema stipendi, con i giocatori rossoneri che hanno evidenziato come la trattativa proseguisse ormai da molto tempo e manifestato qualche perplessità sulla tempistica della comunicazione dell'accordo per una riduzione del 50% della mensilità di aprile. Tra meno di 48 ore c'è la partita con la Juve, un appuntamento nel quale il Milan si gioca una fetta consistente della sua credibilità in un finale di stagione dai contenuti decisamente nuovi e anomali. Gazidis ha risposto a tutto e ha risposto a tutti, promettendo una presenza più costante a Milanello nelle settimane a venire.

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