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La doppia missione di Lautaro Martinez: il gol con l'Inter e chiudere la partita del rinnovo
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Un mese senza gol. Un mese senza Lautaro Martinez sulle copertine per un’Inter che, archiviata la delusione dell’eliminazione dalla Champions League per mano dell’Atletico Madrid e messo da parte tutto il carico di polemiche post-Napoli per gli sviluppi del caso Acerbi-Juan Jesus, si appresta ad affrontare le ultime curve di un campionato dominato in lungo ed in largo e un conto alla rovescia per lo scudetto della stella che sta per cominciare. Di nuovo col contributo del suo capitano che, dopo l’ultimo sigillo nel 4-0 sull’Atalanta del 28 febbraio scorso, è rimasto a secco per le successive tre partite di Serie A - è bene ricordare come a Bologna sia rimasto in panchina per tutti i 90 minuti - e pure nella doppia decisiva sfida europea, con tanto di rigore alle stelle nella beffarda notte del Civitas Metropolitano. Un digiuno mai così lungo nel corso di una stagione mai così prolifica in campionato - è capocannoniere con 26 gol - e che in proiezione gli consentirebbe ancora di sognare lo storico traguardo delle 36 reti dell’Higuain del 2015/16 e dell’Immobile versione 2019/20.
RISPOSTA ALLE CRITICHE - Un rendimento da top player assoluto, che non gli ha evitato tuttavia qualche critica nella sua Argentina, per le difficoltà nell’incidere e determinare alla stessa maniera di quanto fatto recentemente in nerazzurro. O quelle arrivate direttamente dall’Italia, dove le parole dell’opinionista di Sky Sport Alessandro Costacurta sui pochi gol nei match decisivi, sono state prontamente rispedite al mittente dal Toro: "Credo che Costacurta abbia detto che non avrei giocato bene partite importanti e non è vero. Segnare un gol nella semifinale di Champions League contro il Milan, una delle partite più importanti nella storia di entrambi i club... quello non l'ha contato. Lo invito a rivedere quel gol. E non solo quello, ma anche moltissime altre partite…”. Contro Costa Rica ha riscoperto la soddisfazione di fare festa con l’Albiceleste ad un anno e mezzo di distanza dall’ultima volta, mentre lunedì contro l’Empoli ripartirà la caccia per lo scettro di bomber della Serie A.
LUNGA TRATTATIVA - Il modo migliore per avvicinare l’Inter all’obiettivo dichiarato di inizio stagione e per entrare nel vivo di una trattativa per il prolungamento del contratto in scadenza nel 2026 che si è prolungata più del previsto. Inizialmente preventivata dallo stesso amministratore delegato Beppe Marotta per la fine del 2023, la fumata bianca si è fatta attendere perché entrambe le parti sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta al giocatore argentino di vedere riconosciuta una crescita costante e certificata del suo status all’interno dello spogliatoio, insieme alla legittima ambizione di continuare a guidare una squadra che possa permettersi di puntare in grande sia in Italia che in Europa. Come ha spiegato più volte il suo agente Alejandro Camano, che anche in occasione della sfida contro l'Atletico a Madrid ha fatto il punto con la dirigenza nerazzurra. Ragionamenti che vanno al di là della richiesta di un ingaggio a doppia cifra per allinearsi alle cifre dei grandi bomber internazionali e che passano dalle novità attese nelle prossime settimane sul fronte societario. Zhang o non Zhang.
RISPOSTA ALLE CRITICHE - Un rendimento da top player assoluto, che non gli ha evitato tuttavia qualche critica nella sua Argentina, per le difficoltà nell’incidere e determinare alla stessa maniera di quanto fatto recentemente in nerazzurro. O quelle arrivate direttamente dall’Italia, dove le parole dell’opinionista di Sky Sport Alessandro Costacurta sui pochi gol nei match decisivi, sono state prontamente rispedite al mittente dal Toro: "Credo che Costacurta abbia detto che non avrei giocato bene partite importanti e non è vero. Segnare un gol nella semifinale di Champions League contro il Milan, una delle partite più importanti nella storia di entrambi i club... quello non l'ha contato. Lo invito a rivedere quel gol. E non solo quello, ma anche moltissime altre partite…”. Contro Costa Rica ha riscoperto la soddisfazione di fare festa con l’Albiceleste ad un anno e mezzo di distanza dall’ultima volta, mentre lunedì contro l’Empoli ripartirà la caccia per lo scettro di bomber della Serie A.
LUNGA TRATTATIVA - Il modo migliore per avvicinare l’Inter all’obiettivo dichiarato di inizio stagione e per entrare nel vivo di una trattativa per il prolungamento del contratto in scadenza nel 2026 che si è prolungata più del previsto. Inizialmente preventivata dallo stesso amministratore delegato Beppe Marotta per la fine del 2023, la fumata bianca si è fatta attendere perché entrambe le parti sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta al giocatore argentino di vedere riconosciuta una crescita costante e certificata del suo status all’interno dello spogliatoio, insieme alla legittima ambizione di continuare a guidare una squadra che possa permettersi di puntare in grande sia in Italia che in Europa. Come ha spiegato più volte il suo agente Alejandro Camano, che anche in occasione della sfida contro l'Atletico a Madrid ha fatto il punto con la dirigenza nerazzurra. Ragionamenti che vanno al di là della richiesta di un ingaggio a doppia cifra per allinearsi alle cifre dei grandi bomber internazionali e che passano dalle novità attese nelle prossime settimane sul fronte societario. Zhang o non Zhang.