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  • La Juve e Ronaldo due anni dopo: la certezza, il dubbio e la promessa

    La Juve e Ronaldo due anni dopo: la certezza, il dubbio e la promessa

    • Gianluca Minchiotti
    Cristiano Ronaldo è pronto a tornare a Torino, per iniziare la sua terza stagione con la maglia bianconera. “E’ un pilastro della Juventus”, aveva dichiarato Andrea Agnelli appena dopo il match con il Lione, che il 7 agosto aveva decretato l’eliminazione dei campioni d’Italia dalla Champions e la fine della stagione 2019-20. Una frase, quella del presidente della Juve, che aveva ribadito la centralità del cinque volta Pallone d’oro nel progetto bianconero. 

    VACANZE FINITE - Dopo sedici giorni di vacanza, e alla vigilia del raduno juventino per la stagione 2020-21, con Andrea Pirlo sul ponte di comando al posto di Maurizio Sarri (il cui feeling con CR7 non è mai scattato in un anno di faticosa convivenza), l’idea della Juve è ancora quella dell’estate del 2018, quando i bianconeri acquistarono il portoghese dal Real Madrid per 100 milioni di euro più 12 di oneri accessori. 

    LA MISSIONE DELLA JUVE - In poche parole, se compri Ronaldo e gli fai un contratto di quattro anni da 31 milioni a stagione con l’obiettivo di vincere la Champions League, devi tenerlo per tutta la durata del contratto (a meno che, ovviamente, non sia lui a volersene andare). Cederlo dopo due stagioni sarebbe l’ammissione di una sconfitta e di un affare andato male: Agnelli e la Juve hanno invece la volontà (e il dovere) di andare fino in fondo nella loro scommessa di due anni fa. 

    I DUBBI - Nessun dubbio quindi da parte della Juventus, disposta a sacrificare Dybala piuttosto che Ronaldo nel caso in cui arrivasse l’offerta giusta. Se mai, qualche dubbio sulla Juve potrebbe essere venuto proprio al classe 1985 di Funchal, a fronte dei risultati ottenuti negli ultimi due anni dalla squadra in Europa, nonostante i suoi gol (sempre a segno nelle gare a eliminazione diretta, contro Atletico Madrid, Ajax e Lione), e nel quadro di una rosa che, anziché diventare più forte anno dopo anno, è sembrata invece impoverirsi nell’ultimo biennio.

    LA PROMESSA - Ma vuoi per mancanza di vere e proprie alternative (a meno di clamorose sorprese nelle prossime settimane), vuoi per i vantaggi fiscali che giocare e guadagnare in Italia comporta rispetto ad altri paesi europei, ma anche perché crede nel progetto, Ronaldo è pronto a dire nuovamente sì alla Juve, a partire da domani e almeno per un’altra stagione, la terza. Ribadendo la promessa fatta ai tifosi durante l’estate del 2019: “La Juve la vincerà la Champions: se non sarà quest'anno sarà il prossimo, ma da qui a due anni, per come sta lavorando, arriverà”.

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