Romamania: con la democrazia tecnica di Fonseca si torna a sognare. Ora manca solo il 'fattore Ibrahimovic'
Detto questo e fatte le giuste calibrazioni su quanto accaduto finora, giusto che i giocatori sviluppino una mentalità alla Ibra. Lo svedese lo ha ribadito domenica sera, quando gli hanno chiesto se davvero sia riuscito a convincere il Milan che per lo scudetto si può fare. Ibra ha risposto: «E' la mia mentalità, bisogna avere un obiettivo e puntare al massimo perché giocare a pallone è bello e divertente, ma non si scende in campo solo perché vogliamo divertirci...». Esemplificativo. In particolare, in una stagione strana tormentata come questa, può succedere di tutto. Basta farsi trovare pronti nei momenti decisivi che pian piano arriveranno. L'importante è che si eviti di vincere qualcosa a chiacchiere e non sul campo. In particolare se è una vita che da queste parti non si vede uno straccio di trofeo. Però, per la prima volta dai tempi di Garcia, la sensazione di avere una squadra che può ambire c'è. Eccome se c'è.