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La Roma ringrazia i 'partenti' decisivi Under e Spinazzola,  il Genoa è alla frutta

La Roma ringrazia i 'partenti' decisivi Under e Spinazzola, il Genoa è alla frutta

  • Enrico Maida
    Enrico Maida
La Roma c’è, il Genoa è davvero alla frutta. Questo in estrema sintesi il senso della partita di Marassi dove uno dei migliori  è Leonardo Spinazzola, che se il mercato fosse una cosa seria avrebbe giocato a Lecce con la maglia dell’Inter. Per non dire di Under, che aveva segnato l’ultimo gol nella partita di andata con il Genoa, anche lui virtualmente in partenza, autore del gol  che ha aperto la giostra.

Il Genoa è in emergenza su due fronti: deve fare a meno di Criscito, il capitano e l’anima della squadra, e fa i conti con una contestazione sempre più dura nei confronti di Preziosi. L’ex re dei giocattoli è da tempo sotto tiro, ma adesso il popolo esagera. La Roma, da parte sua, torna al 3-4-3-1 dopo l’esperimento di Parma.

A Fonseca mancano i terzini titolari (Florenzi e Kolarov sono squalificati) e così torna utile Spinazzola, che sembra felice di non essersi trasferito all’Inter, impiegato questa volta sulla fascia sinistra, che predilige. La Roma trova subito la chiave per affermare la propria superiorità: dopo 5 minuti è già in vantaggio con il gol di Under, che scodella un pallone malizioso sul quale si avventa Pellegrini che non riesce a correggere la traiettoria e, così facendo, inganna Perin, che sognava un ritorno a Marassi meno amaro.

Il Genoa accusa la botta e sembra stordito. Il 70 per cento di possesso  del primo tempo spiega meglio di ogni parola il tipo di partita che si sta sviluppando. Il controllo della Roma è totale per cui nessuno si stupisce del raddoppio che arriva per uno sfortunato intervento di  Biraschi. Un autogol che fa male al cuore di questo ragazzo, che conosco bene perché è vicino di ombrellone sul litorale pontino. Sembra tutto finito con il Genoa alle corde, ma la Roma, che si attarda nei festeggiamenti, incassa la zampata del vecchio Pandev, che sfrutta una disattenzione collettiva e l’unico errore di Pau Lopez. Che si riscatta ampiament nel secondo tempo con una parata davvero straordinaria, roba da copertina Panini. Il colpo di testa di Goldaniga è destinato alla ragnatela dell’incrocio, ma il portiere spagnolo vola e salva il risultato.

Il Genoa tenta ancora di pareggiare con l’ingresso di Favili, ma un errore di Perin, che sbaglia il rinvio e consegna la palla a Pellegrini, chiude i giochi. L’assist per Dzeko è perfetto come la conclusione del cigno.

IL TABELLINO 

Genoa-Roma 1-3 (primo tempo 1-2)

Marcatori: 5’ pt Under (R), 44’ aut. Biraschi (R), 45’ pt Pandev (G); 30’ st Dzeko (R).
 
Assist: 45’ pt Schone (G); 30’ st Pellegrini (R).

Genoa (3-4-1-2): Perin; Biraschi, Romero, Goldaniga; Ghiglione, Cassata (25’ st Favilli), Schone, Sturaro (45’ st Radovanovic), Barreca; Pandev, Sanabria (41’ st Agudelo). All. D. Nicola.
 
Roma: (4-2-3-1): Lopez; Santon (39’ st Cetin), Mancini, Smalling, Spinazzola; Veretout (27’ st Cristante), Diawara; Under (43’ st Peres), Pellegrini, Kluivert; Dzeko. All. P. Fonseca.

Arbitro: F. Maresca di Napoli.
 
Ammoniti: 26’ pt Veretout (R), 38’ pt Romero (G); 16’ st Cassata (G), 28’ st Dzeko (R), 36’ st Lopez (R).
 
Spettatori: 21.000 circa.

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