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  • Azionisti Roma: stadio ad agosto 2020, 120 milioni di aumento di capitale

    Azionisti Roma: stadio ad agosto 2020, 120 milioni di aumento di capitale

    • Francesca Schito
    L'assemblea degli azionisti della Roma regala una notizia da non trascurare. Mauro Baldissoni, direttore generale del club, in risposta alle domande dei piccoli azionisti della società giallorossa si è sbilanciato apertamente sul fronte stadio, fornendo la data del possibile esordio nel nuovo impianto di Tor di Valle: "Riteniamo che gli studi del proponente sono più che esaurienti per avere un'approvazione a brevissimo, che ci consentirebbe di avere la prima partita nel nuovo stadio nell'agosto del 2020. Questo è quanto ci dicono i consulenti che lavorano al progetto, pensiamo possa essere una data credibile". Uno degli azionisti ha anche azzardato una scommessa con Baldissoni: "Non sarà pronto nel 2020: io metto mille euro, lei anche solo uno". Piccata la replica del d.g.: "Non scommetto, preferisco lavorare. Si parla senza conoscere gli studi presentati su traffico e mobilità, che potrebbero far sì che a breve ci sia l'ok".

    OK ALL'AUMENTO DI CAPITALE - L'assemblea ha approvato la misura straordinaria dell'aumento di capitale da 120 milioni di euro, già anticipata ampiamente nelle scorse settimane. "Dovrà verificarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2018 - ha spiegato l'amministratore delegato Umberto Gandini - e le modalità di pagamento potranno essere emesse in più parti per raggiungere il totale di 120 milioni di euro. L'ammontare complessivo del massimo azionista sarà di 90 milioni di euro". Ad animare l'assemblea, le domande dei piccoli azionisti, tra critiche a Pallotta - "Per l'ennesima volta il presidente non si è degnato di presentarsi all'assemblea" - e richieste di chiarimenti sul fronte sponsor: "Non posso dare dati in questa sede ma posso confermarvi che da parte della società c'è la massima attenzione su questo settore e che stiamo lavorando con la massima sintonia. Abbiamo ricerche di mercato, tavoli aperti e lavoriamo a pieno regime su questo tema", ha risposto Gandini.

    L'INGAGGIO DI MONCHI - Tra le "domande-accuse", anche quella relativa all'ingaggio del direttore sportivo Monchi: "L'ingaggio è più alto per il primo anno a causa di un bonus di ingresso che faceva parte della negoziazione, avendo varie offerte da diverse società. Non abbiamo dovuto pagare alcuna clausola rescissoria. Per quanto riguarda il Fair play finanziario, non c'è alcuna multa da 4 milioni ma un dialogo di verifica che verrà aperto nei prossimi mesi, per un unico parametro che in questo momento non è stato rispettato e confidiamo che non ci siano sanzioni". Infine, inevitabilmente, è arrivata la domanda su Francesco Totti: "Perché non è qui? E' un dirigente e gli avremmo riservato una standing ovation". Scontata la risposta di Gandini: "Non è un amministratore". Ma il capitano è sempre il capitano.

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