Calciomercato.com

  • La strana storia del marchio Samp, che Ferrero... vende alla Samp

    La strana storia del marchio Samp, che Ferrero... vende alla Samp

    • Lorenzo Montaldo
    I guai finanziari della Eleven Finance di Massimo Ferrero sono arcinoti. Così come è nota la volontà del patron blucerchiato, che (a parole) si è detto disposto a cedere la Sampdoria a fronte di una cifra non ancora trapelata, ma che secondo alcune fonti dovrebbe aggirarsi attorno ai 60-65 milioni di euro. Quello che è meno noto, però, è un altro particolare che potrebbe rivelarsi una controindicazione alla cessione del club. Si tratta della complessa simbiosi che esiste tra il marchio Sampdoria e un'altra delle società del Viperetta, ossia la Sport Spettacolo holding. La relazione tra la squadra genovese e la società di Ferrero sostanzialmente manderebbe in utile i conti della holding, consentendo alla famiglia Ferrero di ricevere un ulteriore dividendo dallo sfruttamento del marchio.

    A dipingere la vicenda è un accurato reportage pubblicato da Business Insider, quotidiano online internazionale specializzato nell'analisi di situazioni finanziarie. Nell'articolo si legge che la dinamica della vicenda andata in scena lo scorso giugno è sostanzialmente uguale a quella degli anni precedenti. La Sport Spettacolo holding controlla il 99,96% della Sampdoria, e nell'approvare il bilancio 2018 (ultimo attualmente disponibile), chiuso con un utile di 1,84 milioni di euro, ha stabilito l'attribuzione ai soci di un dividendo da 500mila euro, rinviando nel contempo "Ogni decisione in merito al residuo utile". Il mezzo milione di euro pagato lo scorso luglio è così finita nei conti della famiglia Ferrero, azionista unica di Sport Spettacolo holding tramite la Holding Max, la cui maggioranza è intestata a Vanessa Ferrero, figlia del patron.

    La parte interessante però riguarda i profitti della Sport Spettacolo holding, spiegati dalla stessa società nella relazione sulla gestione allegata al bilancio: "L’utile è da attribuire all’impatto economico derivante dai rapporti contrattuali intercompany con la società controllata Uc Sampdoria spa, nonché all’imputazione a conto economico della quota di competenza delle plusvalenze realizzate nel 2011 grazie a un’operazione di leasing finanziario". Il leasing si riferisce all' operazione di vendita e leasing organizzata nel 2011 dalla precedente proprietà con Leasint (che attualmente si chiama Mediocredito Italiano). In che modo però questa procedura riguarda la Sampdoria? In pratica la Sport Spettacolo holding, titolare dei diritti, concede l'utilizzo degli stessi alla Sampdoria, versando nel contempo 2,5 milioni per i canoni di lease back. Contemporaneamente però il club blucerchiato ha versato nelle casse della Sport Spettacolo holding 3 milioni, decisamente di più rispetto a quanto pagato a sua volta dalla società.

    C'è un ulteriore particolare degno di nota. Nel 2018 la Sport Spettacolo holding ha deciso di esercitare un diritto di opzione, impegnandosi a riacquistare il marchio Sampdoria da Mediocredito Italiano. In modo tale, Ferrero potrà disporne anche dopo la cessazione del lease back, prevista per agosto 2023. Anche in questo caso, sarà nuovamente la Sampdoria a versare 2,5 milioni alla holding del Viperetta, peraltro accreditando una somma minima annua pari a 500mila euro, e completando la cifra nei sei mesi antedecenti la scadenza. 

    "Così - si legge ancora nell'articolo - nel 2018, la Sport spettacolo holding ha realizzato quasi 5 milioni di ricavi complessivi (cifra in linea con quella dell’anno prima) fondamentalmente tra cessione dei diritti alla Sampdoria connessi allo sfruttamento del suo medesimo marchio e quota annua di competenza della plusvalenza legata alla vendita risalente al 2011 dello stesso marchio". Per quanto riguarda i debiti della Sport Spettacolo holding, dovrebbero essere pari a 9 milioni, di cui 7 riconducibili alla Samp. Nel bilancio della Sport Spettacolo holding, la Sampdoria vale 40,6 milioni. Per questo motivo, se Ferrero dovesse ottenere una cifra più alta realizzerebbe una plusvalenza. La richiesta di concordato preventivo da parte di Eleven Finance, però, potrebbe spingere l'imprenditore romano ad abbassare le sue pretese, incassando i famosi 60 milioni per la Samp. Con buona pace del marchio.

    Altre Notizie