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    Laporta: 'Voglio che Messi chiuda la carriera nel Barcellona. Nagelsmann? Pensi ai soldi incassati per Lewandowski'

    Laporta: 'Voglio che Messi chiuda la carriera nel Barcellona. Nagelsmann? Pensi ai soldi incassati per Lewandowski'

    Torna a parlare il presidente del Barcellona Joan Laporta, che da New York ha affrontato diverse questioni relative al calciomercato del club blaugrana, grande protagonista coi circa 150 milioni di euro investiti soltanto per Raphinha, Lewandowski e Koundé. La società spagnola, capace di sbloccare diversi crediti attraverso la cessione di fette importanti dei diritti televisivi per i prossimi anni, non ha intenzione di fermarsi e non rinuncia per il futuro all'idea di riportare a casa Leo Messi.

    "La tappa di Leo non è finita come tutti volevamo - ha detto Laporta -. È finita a causa dei nostri problemi economici. Abbiamo un debito morale nei suoi confronti: vorremmo che la fine della sua carriera fosse con la maglia del Barça e fosse applaudito in tutti i campi. Mi sento corresponsabile di questo finale. Penso che sia una fine provvisoria, penso che renderemo realtà questa aspirazione". Laporta ha poi fatto il punto sul futuro di Frenkie de Jong, che continua a rifiutare l'ipotesi di un trasferimento al Manchester United: "Faremo tutto il possibile per farlo rimanere e speriamo che anche il giocatore faccia tutto il possibile per restare. Tutti dobbiamo fare uno sforzo - ha spiegato Laporta - ricordando che "ci troviamo con un monte ingaggi aumentato di oltre il 40 per cento. Ciò che è chiaro è che abbiamo una nuova scala salariale e tutti i giocatori devono accettarla".

    Infine il presidente del Barcellona ha deciso di rispondere per le rime alle accuse lanciate nei giorni scorsi dal tecnico del Bayern Monaco Julian Nagelsmann, che aveva sollevato dubbi sulla reale capacità economica dei blaugrana: "Sull'argomento c'è scarsa conoscenza all'esterno e al Bayern dovrebbero pensare che hanno incassato una bella cifra per la cessione di Lewandowski. Così come io non ho alcuna intenzione di occuparmi di vicende altrui, sarebbe giusto che anche gli altri facessero lo stesso con noi. Il Barcellona sta lavorando bene per costruire una squadra equilibrata e competitiva per tutti gli obiettivi. Forse dà fastidio che tanti calciatori siano nuovamente felici di giocare per noi. Se lo scorso anno eravamo in uno stato terminale dal punto di vista economico, nel tempo siamo passati in terapia intensiva e adesso stiamo uscendo dall'ospedale con nuove leve finanziarie".

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