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  • Lazio-Palermo, Rossi:| '1X, ma il futuro è rosa'

    Lazio-Palermo, Rossi:| '1X, ma il futuro è rosa'

    • D.V.

    Delio Rossi, sarebbe stata la sua sfida speciale: accetta di giocare, a panchine unificate, Lazio-Palermo? 'Quando è in calendario?'.

    Domenica a Roma. Ci sarà?
    'Mi piacerebbe, ma eviterò. La mia presenza sarebbe interpretata in modo equivoco. Quest'anno diserterò le gare all'Olimpico'.

    Il suo pronostico?
    'La Lazio ha svoltato vincendo a Cesena. E, al momento, ha qualcosa in più, sul piano dei valori, rispetto al Palermo, che è tutto da scoprire. In schedina, metterei 1X'.

    Lazio e Palermo restano le sue opere incompiute, considerato che avrebbe potuto continuarne i progetti?

    'Più la Lazio, che ho lasciato forse sul più bello. Avrei potuto dare ancora molto. Quando arrivai c'era una situazione economica difficile, poi si è cominciato a investire su giocatori di prospettiva'.

    È vero che, per diversi motivi, lei non potrà tornare ad allenare Lazio e Palermo?
    'Chi lo pensa, sbaglia. Ho buoni rapporti con Lotito e Zamparini. Peraltro, vivo a Roma, e anche a Palermo mi sono goduto uno splendido rapporto con l'ambiente. Qualcuno ricordi che, in carriera, sono tornato a Salerno, a Foggia e a Pescara'.

    E, allora, perché ha detto no a Zamparini, che l'avrebbe rivoluto per sostituire Pioli?

    'Perché avrei rappresentato il passato, invece era giusto che la società desse un taglio netto. Così, ha avuto un senso cedere Bovo, Cassani, lo stesso Liverani e ripartire con un gruppo rinnovato. Zamparini ha scelto bene. Ora può aprire un altro ciclo'.

    Si aspettava l'esonero così immediato di Pioli?
    'No. Mi sembrava che avesse un feeling eccezionale con Zamparini. Era stato voluto proprio da lui'.

    Mangia è la scelta migliore?
    'Visto il rapporto con Sogliano, era prevedibile che il Palermo avrebbe puntato su Mangia. Mi piace. Ha il vantaggio di poter lavorare in una situazione in cui, anche per il gusto della novità, si guarderanno i pregi del giovane tecnico'.

    La sua sfida Lazio-Palermo con il marchio di due giocatori-simbolo?

    'Miccoli e Ledesma, per il rapporto che ho avuto con loro. Conosco Cristian sin da quando era un baby nel mio Lecce'.

    Chi potrà decidere, da solo, l'incontro all’Olimpico?
    'Punto su Miccoli e Cissè, perché è imprevedibile. È più estemporaneo rispetto a Klose, un bomber classico'.

    Anticipi il duello tattico?
    'Il match poggerà sulla posizione di Hernanes e sulle mosse che Mangia farà per limitarlo'.

    Tra i nuovi di Lazio e Palermo, quali i più interessanti?
    'Cissè e Silvestre'.

    Dove possono arrivare i due club?

    'La Lazio lotterà per l'Europa, non per la Champions. Il Palermo crescerà ancora'.

    Si aspettava una chiamata dell'Inter?
    'Non mi ha cercato in estate. Non attendevo una chiamata adesso'.

    (La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)


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