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  • Lazio:| Petkovic rivuole la sua difesa

    Lazio:| Petkovic rivuole la sua difesa

    • M.A.

    Quel 20% da migliorare è facilmente identificabile. Quel 20% a cui si riferisce Petkovic è là dietro, dalle parti di Marchetti. È cambiato qualcosa, dopo Natale. È venuta fuori un'altra Lazio dopo le vacanze, meno equilibrata in fase difensiva. Sui motivi si può discutere, sui numeri no: 12 reti subite nelle ultime 7 partite tra campionato e coppe, una media di 1,7 a match. Nelle precedenti 30 gare stagionali, la Lazio aveva incassato solo 23 gol, vale a 0,7 ogni 90 minuti. 'È vero, ora subiamo di più - spiega Petkovic -, ma soprattutto su palle ferme (in questo modo incassate 6 delle ultime 7 reti, ndr). Su azione, invece, difficilmente gli avversari riescono a metterci in difficoltà. È una questione di concentrazione e di cattiveria giusta. Un difensore non deve mai distrarsi, il suo compito è più difficile rispetto a un attaccante'.

    I motivi  - Ora più che mai è il momento di migliorare. La differenza tra la Lazio 1 e quella attuale è abissale e non può essere spiegata solo con una scarsa concentrazione. Perché non è solo un fatto di reti subite: ora la Lazio concede di più, in linea generale, all'avversario. E ci sono almeno due motivi almeno che spiegano il calo. Punto primo: l'assenza di Klose, in campo solo per una partita e mezza delle ultime sette. Senza Miro il baricentro per forza di cose deve spostarsi in avanti, anche a costo di sbilanciare la squadra. Klose è in grado di far reparto anche da solo, senza di lui l'impresa è più complicata. Punto secondo: il calo fisico di Gonzalez e Ledesma, i due muri davanti alla difesa, gli uomini filtro.
    I rimedi - Petkovic ne è cosciente, ma allo stesso tempo pare assecondare la nuova linea, se è vero che a Siena con ogni probabilità schiererà una Lazio a due punte, più Hernanes in regia. Ma un correttivo il tecnico sembra averlo in testa. È in uscita Dias, dopo la serataccia di Moenchengladbach: al suo posto, in coppia con Biava, tornerà Ciani, negli ultimi tempi tornato in seconda fila. E chissà che al francese non torni in mente il dolce ricordo del gol segnato proprio al Siena in Coppa Italia, a tempo scaduto, quando i tifosi avevano già lasciato l'Olimpico e la Coppa Italia sembrava un traguardo lasciato per strada senza troppi rimpianti.
    Il momento - E sì che il momento sembra propizio per un'aggiustatina là dietro: tre partite in otto giorni, le stesse per le quali Conte ha scatenato un inferno. Siena, Borussia e Pescara, è ora di far riposare Marchetti. Non subire gol, in queste tre partite, vorrebbe dire sicuramente passare il turno in Europa e avere grandi probabilità di vincere i due match di campionato, specie se Floccari dovesse mantenere il passo delle ultime giornate. Questo è il giorno in cui cambiare marcia e respingere le rivali per il terzo posto: la vittoria manca da oltre un mese, ma la classifica non aspetta più. Sotto con quel 20%.
    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

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