Lazio, priorità alle uscite: da Lazzari a Muriqi, almeno dieci nomi da piazzare
GLI ESUBERI Il primo è già ufficiale: Gonzalo Escalante va in prestito all'Alaves. A breve sarà la volta di Jordan Lukaku, con il quale è già stato trovato un accordo sulla buonuscita per svincolarlo e consentire il suo approdo al Vicenza. Lo potrebbe seguire a ruota Cristiano Lombardi, che però vuole aspettare prima un segnale dalla Salernitana, dove tornerebbe di corsa. Discorsi aperti anche con l'Huesca per il ritorno di Denis Vavro. Dopo l'esperienza in prestito semestrale dell'anno scorso la società aragonese riaccoglierebbe volentieri il centrale slovacco, voglioso di andarsene da Roma. Più complicata invece la questione Jony. Con il Cadice la trattativa per la cessione era a buon punto, ma la FIFA ha bloccato tutto per via degli 8 milioni di risarcimenti che il Malaga (sua ex squadra) pretende da lui per non aver rispettato alcune clausole del precedente contratto. In cerca di sistemazione anche Durmisi, André Anderson (offerto al Flamengo una settimana fa) e almeno uno dei giovani ex primavera Cerbara, Jorge Silva, Rossi e Falbo rientrati in estate dai prestiti e rimasti a Formello.
LAZZARI & MURIQI Alleggerire il monte stipendi dando via tutti questi esuberi sarebbe una boccata d'ossigeno importante per le casse della Lazio. Ma comunque non sufficiente per mettere da parte un gruzzoletto da reinvestire subito in almeno un paio di puntelli, che il mister gradirebbe in attacco e in difesa. Per poter spendere serve la partenza di uno - ma meglio entrambi - tra Lazzari e Muriqi. Per l'ex Spal ci sono diverse pretendenti (Bologna e Torino su tutte), mentre per il centravanti si è fatto avanti soltanto l'Hull City, che però lo prenderebbe solo in prestito con diritto di riscatto. I biancocelesti vorrebbero invece una cessione definitiva. A differenza degli altri elencati questi due potrebbero comunque essere impiegati dal tecnico fino a fine stagione, per poi cercare nuovi acquirenti in estate, quando la rivoluzione da fare nella rosa sarà, se possibile, ancora più profonda.
