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  • Sarri: 'Immobile capro espiatorio, io saprei cosa fare. In Italia siamo 35 anni indietro, se guardi una partita di Bundesliga...'

    Sarri: 'Immobile capro espiatorio, io saprei cosa fare. In Italia siamo 35 anni indietro, se guardi una partita di Bundesliga...'

    • Tommaso Fefè
    Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa a Formello alla vigilia di Lazio - Sassuolo. Tanti i temi toccati dal mister biancoceleste

    RISCATTARE IL DERBY -  "I ragazzi sono rientrati quasi tutti ieri e hanno fatto un allenamento solo. Non li potevo trovare brillantissimi, perché il derby ha lasciato scorie a tutti. Cerchiamo di trasformarle domani in energia contro quella che, secondo me, è tra le squadre più forti in Italia. Pretendo un finale di stagione buono da tutti. Dobbiamo riscattare il derby, al di là della posizione in classifica, giocando otto partite di alto livello. Io voglio sperare di avere a disposizione professionisti di alto livello. Un giocatore serio deve sapere che non ci sono partite che non contano nulla. Parto da questo presupposto per pretendere dai ragazzi il 100% fino alla fine".

    MEA CULPA -  "Lotito l'ho visto ieri e l'obiettivo era di parlare con la squadra. L'ho fatto prima io e poi l'ha fatto lui. Perché abbiamo fatto una partita inspiegabile per atteggiamento contro la Roma. Si può perdere, ma con un altro tipo di reazione. Sono incazzatissimo con i giocatori e con me stesso, perché avevo avuto che la carica non fosse quella giusta. Ho cercato di intervenire ma probabilmente non nella maniera giusta. Il futuro per me adesso è il Sassuolo. Poi si vedrà".

    IMMOBILE "Ho parlato subito con Immobile quando è tornato dalla Nazionale. Gli ho detto che stava diventando un capro espiatorio di una situazione, ma non deve prendersela troppo. Ora deve concentrarsi sulla Lazio. Fossi in lui saprei cosa fare, ma deve decidere lui. Quando sta in questo ambiente però ridiventa subito quello che conosciamo"

    CROLLI "Con i cali che abbiamo l'aspetto tattico non c'entra nulla. Non può andare bene 2-3 partite e la quarta no. Il problema dei cali della squadra è difficile da scovare, perché se fossimo capaci di trovarlo facilmente lo avremmo già curato. Ultimamente non si erano più verificati crolli. Purtroppo ci siamo ricaduti nella domenica meno opportuna. La causa non è solo una. Ma è qualcosa su cui dobbiamo andare oltre".

    PROBLEMA ITALIA - "Le nazionali non rappresentano più un movimento. Se lo facessero, l'Inghiterra sarebbe campione di tutto. Ma non è così. Si fanno discorsi sui massimi sistemi e ho sentito sparare cazzate mostruose sul calcio italiano in queste settimane. Che il nostro calcio abbia dei problemi mi sembra evidente, ma nessuno parla di quelli più seri. Qui però stiamo 30-35 anni indietro, ma nessuno parla di strutture. Quando io parlo dei terreni di gioco, mi dicono che mi lamento. Abbiamo pagato questa mancata cura di tutti i particolari. Se vedi la Bundesliga in tv, poi cambi canale e metti una partita di Serie A ti chiedi: ‘ma dove ca**o sono finito?”.

    UOMINI "Da Basic ci aspettavamo una crescita più veloce, ma rappresenterà il futuro della Lazio. Non ho dubbi su di lui. Marusic ieri si è allenato, si porta dietro un piccolo problema da mesi, ma domani ci sarà. Lazzari viene da un lungo stop ma è alla terza settimana con cui si allena con continuità e sta crescendo".

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