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  • Lazio:| Tre capitani in campo

    Lazio:| Tre capitani in campo

    • M.A.

    Tre capitani, tutti in un colpo solo. Alla Lazio, quest'anno, è una cosa che sa di novità. Ma quella di domani con il Genoa è per la squadra biancoceleste è l'ultimo treno per sperare ancora nella Champions. Insomma, una sfida da vincere a tutti i costi. Un match per gente esperta, che conosce la Lazio nei minimi dettagli. Come sono i tre capitani biancocelesti: Tommaso Rocchi, il titolare, Stefano Mauri e Cristian Ledesma, i due vice.

    ROCCHI - Il capitano vero torna titolare dopo cinque mesi. L'ultima dall’inizio l'aveva giocata contro l'Udinese, era l'ultima giornata prima della sosta natalizia. Poi l'infortunio al collaterale del ginocchio che lo ha bloccato in infermeria per quattro mesi. Adesso sta bene, come hanno dimostrato gli spezzoni di gara giocati a Milano con l'Inter e soprattutto a Udine, dove Rocchi appena entrato si è guadagnato il rigore che poi Zarate ha fallito. Reja ha deciso di assecondare la sua voglia di rivalsa e di gol in questo finale di stagione. E Tommaso ha un debito da saldare con i suoi tifosi. Da quando è alla Lazio non ha mai segnato così poco come quest'anno (un solo gol, alla seconda giornata contro il Bologna).
     
    MAURI - A lanciarlo a rete provvederà Stefano Mauri, che quest'anno di assist vincenti per i compagni ne ha già collezionati nove. Rientra domani dopo i due turni di squalifica scontati contro Juve e Udinese. La sua assenza è pesata tantissimo, senza di lui la Lazio perde smalto e pericolosità. I biancocelesti, con il brianzolo in campo, hanno una media di 1,77 punti a gara; senza, la media scenda a 1,33 a partita. Ecco perché a lui Reja rinuncia solo se strettamente necessario. Oltre al traguardo collettivo europeo, negli ultimi 180 minuti il centrocampista proverà a centrarne anche uno tutto personale: il record di gol. Ne ha segnati al massimo 7 in un campionato, ora è a quota 6.
     
    LEDESMA - Non ha di questi problemi Cristian Ledesma. Lui i gol, almeno domani, dovrà fare in modo che non piovano sulla sua squadra, baluardo davanti ad una difesa falcidiata da infortuni e squalifiche. Con la difesa dimezzata toccherà a lui dare una mano alla retroguardia. Un sacrificio che non costerà nulla ad uno che ieri ha ribadito che quella della Lazio è per lui una scelta per tutta la vita.
     
    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

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