Calciomercato.com

  • Laziomania: abbiamo il dovere di provarci

    Laziomania: abbiamo il dovere di provarci

    "Abbiamo il dovere di provarci", dice Marotta, come se la Juventus avesse il dovere assoluto di portare i migliori a Torino. Sulla stessa ottica si starebbe muovendo per Keita, convinto di poterlo portare alla Juventus alle sue condizioni. Che non sono quelle di Lotito. Come, a quanto sembra, la parola Scusa non ha lo stesso significato a Roma e Torino. Curioso, perché le relazioni pubbliche che stanno regolando il rapporto tra Lazio e Juventus, più una battaglia di potere sportivo che una battaglia sportiva, sembrano le stesse che regolano il rapporto tra Tare e Calenda. Un botta e risposta malevolo, teso a mostrare una qualche verità, teso a dimostrare che la verità altrui non vale niente. Veramente ammirevole, come sarebbe ammirevole se la Juventus avesse davvero contattato prima Keita e poi la Lazio (disdicevole, ma davvero lo fa solo la Juventus, davvero?). La situazione Keita è tra le più dolorose: per Biglia la situazione sembra abbastanza definita a livello di ambiente, con una decisa virata verso il mood Donnarumma, il bacio della maglia che diventa una specie di maledizione, borbottata contro tutti i capitani che sembrano destinati altrove.

    Nello stesso tempo per De Vrij regnava comunque una quieta rassegnazione, e regna più o meno anche ora, che sembra destinato a rimanere (ma quanto si prospetta lungo, lunghissimo questo mercato, Dio solo lo sa). La stessa placida rassegnazione che sembra aleggiare sul fronte acquisti. Almeno la metà dei nomi usciti non sono mai stati neppure avvicinati, forse il fronte più interessante, e più redditizio per le fortune di Inzaghi, viaggia verso Bergamo, direzione "Papu" Gomez. Lotito sembra intenzionato a battere anche la strada che porta a Genova, ma sono tutte e due botteghe care: per accedervi la Lazio sicuramente qualcosa dovrà cedere. E rimpiazzare con giocatori più forti uno di questi 3 sarà estremamente difficile. Forse utopistico, se ci si affida alla convinzione che, ad esempio, Luis Alberto sia un giocatore fortissimo. Ha certamente qualità, ma ha avuto bisogno di un anno di ambientamento per far vedere qualcosina. E qualcosina, per la prossima stagione, non sarà abbastanza. Servirà molto, abbiamo il dovere di provarci. Ah no, quello lo diceva Marotta...

    Altre Notizie