Calciomercato.com

  • Lecce, Donati: 'In Germania meno tattica, Son esemplare. Su Mateta e Ribery...'

    Lecce, Donati: 'In Germania meno tattica, Son esemplare. Su Mateta e Ribery...'

    Giulio Donati, difensore del Lecce, ha parlato della sua esperienza in Germania tra Mainz e Bayer Leverkusen, ai microfoni di BundesItalia:

    Sulla scelta della Germania… Dopo l’Europeo Under 21 ho avuto diverse offerte, ma il Leverkusen è un club prestigioso che giocava in Champions League e un mezzo italiano come Rudi Völler ha fatto sì che accettassi.

    Sulle differenze… C’è un minore senso tattico, si bada più allo spettacolo e all’attacco. Ogni volta che mi spingevo in avanti e facevo scatti incredibili, poi mi han detto “non preoccuparti, ci penserà qualcun altro a difendere…”. Una squadra non si adatta, l’allenatore cerca di portare avanti il suo gioco una volta che dà l’impronta. 

    Sull’ex compagno Son… Son è stato uno dei professionisti più esemplari con cui mi sono allenato, ci chiedeva sempre di fermarci per passargli la palla, lui calciava di destro e sinistro, un grandissimo giocatore.

    Sulla realtà Mainz… Quando mi chiedono di Mainz, faccio un rapporto tipo Pavia su Milano, una piccola città vicino a una grande città come Francoforte. La società è arrivata lì grazie alle ambizioni che hanno e all’organizzazione.

    Sui club tedeschi… A volte i club tedeschi chiedono cose assurde ai calciatori, come ad esempio fare marketing la sera nei supermercati. Anche fuori dal campo di gioco è molto richiesto a livello di società per questioni di immagini.

    Sull’ex allenatore Martin Schmidt… Con noi non faceva pazzie tipo sveglia alle 5, mi dissero che in ritiro li portò a fare camminati sulla neve accampati nelle tende. Era una persona stravagante.

    Su JP Mateta, obiettivo di mercato del Napoli… Mateta ha grande fisicità, è molto scaltro e sta migliorando anche dal punto di vista tecnico della finalizzazione. È un giocatore giovane e ambizioso, mi chiamò a gennaio quando ci fu quest’interesse del Napoli per sapere qualcosa della realtà, il Mainz poi non lo lasciò credo per le richieste troppo alte. È un giocatore di grande prospettiva.

    Sull’avversario più forte… Ribéry, è difficilissimo da marcare, è rapido, fantasioso, tecnico, supportato da Alaba che quando creava superiorità ti dava pensieri anche lui.

    Sui giovani… C’è molta meno pressione in Germania, un giovane è più libero di esprimersi e sbagliare com’è giusto che sia. Visto che anche il veterano commette degli errori, perché non farli commettere anche a un giovane? Si allenano stabilmente con la prima squadra e non sporadicamente come in Italia. Così alcuni arrivano già a 20 anni con 50-60 presenze in più in Bundesliga.

    Altre Notizie