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  • Lettera a un procuratore: 'Per liberare mio figlio posso pagare fino a 5 mila euro! Aiutateci!'

    Lettera a un procuratore: 'Per liberare mio figlio posso pagare fino a 5 mila euro! Aiutateci!'

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Caro Cataliotti,

    mai avrei pensato che avrei utilizzato la sua rubrica per denunciare quanto sta accadendo a mio figlio. E' un classe '98 ed è tesserato in una società professionistica di serie B. Ha ancora un anno davanti come giovane calciatore, ma la società dove milita non ha intenzione di schierarlo in campo. Ci è stato detto chiaro e tondo dal DS che non rientra nei loro piani tecnici l'utilizzo del ragazzo. Quindi abbiamo chiesto lo svincolo, ma nulla da fare. Ci è stato risposto che il ragazzo è di proprietà della società. Ora cosa dobbiamo fare? Devo pagare io perchè il ragazzo venga liberato? Fino a 5 mila euro posso farcela, ma non riesco a fare di più. Ringrazio anticipatamente se vorrà darmi una risposta. Mi chiamo Paolo R. Gentile

    Paolo, pubblichiamo e rispondiamo alla sua lettera perché non è la prima che riceviamo con simili denunce. Proviamo così a dare risposta una volta per tutte alle varie lamentele di tanti genitori che vengono a trovarsi in situazioni altrettanto spiacevoli.

    Suo figlio è un "giovane di serie" che ha assunto un vincolo sportivo fino al 19° anno di età con la società presso la quale ora risulta tesserato (ex art. 33 NOIF). Per potersi svincolare ci sono due strade:
    1. il fallimento della società (ipotesi remota);
    2. la rinuncia al tesseramento da parte della società. Ma una cosa è lo svincolo, altra è il trasferimento, a titolo temporaneo o definitivo, del ragazzo ad altra società.

    In definitiva, o la società rinuncia al tesseramento (senza chiedere denaro a nessuno, sia ben chiaro!) oppure - visto che non vuole rinunciare al proprio tesserato - si adopera nella ricerca di una squadra dove il giovane calciatore possa andare a giocare. E se la società dovesse rimanere con le mani in mano? Siate voi a proporre una squadra, magari con l'aiuto di un procuratore (ogni tanto servono), e vedrete che il ragazzo non rimarrà senza il pallone tra i piedi nella prossima stagione.

    Ma non pensi di essere l'unico papà ad aver subito un torto. Non chieda aiuto a nessuno che non sia legittimato a operare nel mondo del calcio e non proponga di pagare lo svincolo per liberare suo figlio. Non è stato sequestrato e non deve pagare nessun riscatto! Almeno così si dovrebbe fare e consigliare.

    Cordialmente

    Jean-Christophe Cataliotti - www.footballworkshop.it

     


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