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  • Livornomania: quando il gruppo è tutto

    Livornomania: quando il gruppo è tutto

    La forza del gruppo. Durante la scorsa stagione la coesione, l'unità di intenti e la determinazione emersa fin dal primo giorno di raduno fecero sì che la squadra di Davide Nicola si elevasse a protagonista del campionato di serie B a cominciare da agosto. Sarà stato per ciò che era accaduto a Piermario Morosini nell'aprile precedente, oppure per la progressiva consapevolezza di essere un sodalizio ben più capace del diciassettesimo posto in cadetteria e di una salvezza conquistata all'ultima giornata. E' su questo che ha fatto leva il Livorno nella prima parte del ritiro precampionato, a Folgaria. 'Ho ritrovato le stesse caratteristiche che avevamo lasciato a giugno' ha detto il tecnico amaranto, fiero di accogliere quei protagonisti che insieme a lui avevano lanciato il club di via Indipendenza nell'Olimpo del calcio italiano. 

    Tra le montagne del Trentino l'allenatore piemontese ha 'testato' in prima persona le qualità morali, e non solo, di una squadra che dovrà misurarsi con un campionato impegnativo, lungo e difficile come la  serie A. Ed il gruppo, l'amicizia, la chiarezza di un obiettivo comune sono le basi sulle quali il tecnico ha fondato la propria base di partenza, sulle quali ha posto il primo mattone 2013-14. E ciò è emerso anche nelle prime amichevoli della stagione che, seppur con importanza relativa, hanno dato riscontri importanti. A parte la rappresentativa dilettanti Folgaria e il Brasile Soccer Team il Livorno ha ben figurato contro l'Ael Kalloni, neopromossa in serie A greca. La stessa squadra che ha pareggiato con il Genoa e battuto il Bologna. Termometri estivi, quindi probabilmente un po' sballati, ma sintomatici di quello che è, allo stato attuale, il lavoro di Luci e compagni.

    Tra poco prenderà il via la seconda parte della preparazione precampionato, con Nicola che ha chiesto 'almeno tre elementi' per lavorare su due moduli tattici. La società sta facendo ricognizione e a breve Perotti, Signorelli e Capozucca, sotto la regia di Spinelli, consegneranno all'allenatore della promozione gli elementi che mancano. Sarà una serie A complicata, difficilissima. In Italia sono tornati a giocare tanti mostri sacri del calcio europeo e mondiale, da Gomez a Higuain, da Tevez a Llorente, passando per altri come Callejon e Raul Albiol. Il Livorno è alla Scala del calcio, ed in panchina ha un allenatore bravo, capace ed in grado di motivare anche i più giovani e inesperti. Per questo l'arma in più, come l'anno scorso, deve essere il  gruppo. Perchè singolo per singolo sarà difficile andare a lottare contro corazzate di prima linea, ma unendo le forze, e guardando il campo, siamo sempre undici contro undici. Quando tutti giocano per lo stemma davanti, lasciando in secondo piano il nome impresso dietro, possono accadere anche cose diverse da quelle più elementari da prevedere.

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