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  • Lo United torna a sorridere, Pogba no: 90 minuti in panchina, la Juve spera

    Lo United torna a sorridere, Pogba no: 90 minuti in panchina, la Juve spera

    • Marco Demicheli
    Dal 3 novembre all'8 dicembre: è passato più di un mese tra le ultime due vittorie del Manchester United in Premier League. Prima del netto 4-1 inflitto oggi dagli uomini di José Mourinho al Fulham dell'ex nemico Claudio Ranieri, erano infatti arrivate quattro gare senza successi: la sconfitta nel derby contro il City e i pareggi con Crystal Palace, Southampton e Arsenal. Finalmente, lo United è tornato a sorridere, anche se c'è un esponente importante della squadra tutt'altro che felice: Paul Pogba.

    POLPO TRISTE - Oggi il centrocampista francese è rimasto per 90 minuti seduto in panchina, a guardare i compagni giocare. Anziché mandare in campo lui, Mourinho ha preferito inserire a gara in corso Fred e il giovane McTominay, quasi a voler punire con un'ulteriore umiliazione il Polpo. Che con quella di oggi è arrivato alla seconda esclusione dai titolari consecutiva, visto che contro l'Arsenal lo Special One gli aveva riservato appena 15 minuti di gioco. Volano gli stracci in casa United, in seguito all'ennesima discussione avuta nello spogliatoio dopo il 2-2 col Southampton di inizio mese, durante la quale Mou definì Pogba "un virus, che non rispetta gli altri e danneggia chi gli sta intorno". Oggi, invece, il portoghese ha così commentato l'esclusione: "Pogba deve giocare con la stessa mentalità del resto della squadra".

    LA JUVE SPERA - L'ennesimo episodio di una storia d'amore mai sbocciata realmente e destinata a finire in un solo modo: la separazione. A fine stagione le strade di Mou e Paul si divideranno. E se il club continuerà, come fatto finora, a prendere le parti dell'allenatore, sarà Pogba a dover fare le valigie. Questo è quello che spera anche la Juventus, che tramite Fabio Paratici e Pavel Nedved non smette mai di far sentire il proprio affetto al centrocampista francese e continua a cullare il sogno di riportarlo a Torino. Le cifre dell'operazione, tra ingaggio e richieste dei Red Devils, rendono quasi impossibile ipotizzare il Pogback già a gennaio. Discorso diverso, invece, per la prossima estate.

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