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  • Bizzarri e la Sampdoria, il match continua: le repliche di Garrone, Tirotta e Puggioni

    Bizzarri e la Sampdoria, il match continua: le repliche di Garrone, Tirotta e Puggioni

    • Lorenzo Montaldo
    Non accenna a posarsi il polverone mediatico sollevato a Genova da alcune frasi di Luca Bizzarri. Il noto comico, in qualità di Presidente della Fondazione Ducale (edificio storico del capoluogo ligure) ha infatti scherzato con il genoano Pellegri sottolineando come il giovane centravanti, a suo dire, giochi "nell'unica squadra di Genova". Una battuta che, dato il contesto istituzionale in cui è stata pronunciata, ha suscitato reazioni piuttosto contrariate da parte del mondo blucerchiato. Dopo il comunicato della Sampdoria e quello della Federclubs, sono arrivate anche le repliche di due personaggi molto noti al tifo doriano: il portiere Puggioni, nato a Genova e cresciuto indossando il blucerchiato, e il tifoso Enzo Tirotta, figura molto ascoltata e rispettata tutt'ora all'interno della Gradinata Sud. Dichiarazioni che fanno il paio con quelle affidate a Twitter dall’ex presidente Edoardo Garrone, che ha bollato l’uscita come “Fuori luogo e neppure originale”. L’ex patron ha poi eliminato il ‘cinguettio’, il significato resta comunque piuttosto chiaro.

    Tirotta si è affidato al suo profilo Facebook: “Credo che non avrei mai fatto quella battuta soprattutto perché non fa ridere” ha scritto lo storico capo del tifo sampdoriano. “Diciamo del ruolo che impone (imporrebbe) il politicamente corretto? E va beh, in un contesto del genere ci sta andare un po' da una parte, ma proprio perché l'occasione si prestava essere un po' paraculi pur mantenendo intatta la propria fede sarebbe stato davvero facile, riuscendo probabilmente a fare incazzare comunque qualcuno, ma almeno in maniera più simpatica e certamente più elegante, e magari trovando qualche sponda anche nella parte avversa. Forse l'errore più grosso  - prosegue Tirotta - è stato proprio aver sbagliato battuta, non ha fatto ridere e non ha aggiunto nulla all'evento, un vero fallimento secondo me, un comico deve far ridere e stavolta non è successo, un rappresentante di un istituto culturale pubblico deve avere un comportamento sobrio e consono al ruolo e stavolta non è successo. Buon peso una valanga di vaffanculo e la Samp che vince: 'na giornataccia...”

    Allo stato di Tirotta ha risposto anche lo stesso Bizzarri: “Contavo di sentire un tuo commento, curioso di sapere cosa avresti detto. Ma non credi, caro Vincenzo, che i sorrisi andrebbero rimessi al loro posto? Stavamo parlando di calcio, ed io ho fatto una battuta tra le più “tranquille” della mia vita. Dire che non ci siano altre squadre in città significa non voler ricordare l’avversario che ti sta battendo, usare l’ironia per non ammettere la propria (momentanea e sportiva) difficoltà. Non ho insultato nessuno, ho sorriso di una rivalità che è fatta, ogni giorno, di sfottò e di “menaggi” tra me e miei amici doriani, compreso te. Fare il Presidente al Ducale è un lavoro, non un ruolo, un lavoro fatto di incontri, organizzazione, conti e difficoltà di ogni genere. Lo hanno affidato a me, gratuitamente, ed io lo faccio con passione, come con passione vivo la mia città e pure la mia genoanità. Sempre pronto a prendere in giro e a farmi prendere in giro col sorriso, soprattutto se si parla di calcio, del gioco del calcio”. 

    L’ultimo capitolo invece lo ha scritto Christian Puggioni, un altro che il blucerchiato ce l’ha nel cuore. Il numero uno doriano ha fotografato Palazzo Ducale, e sui social ha aggiunto questa didascalia dal tono piuttosto ironico: “Mi piacerebbe accrescere il mio bagaglio culturale: dite che mi faranno entrare? Se così non fosse, conosco il portiere dell’ Udinese... (Bizzarri, ndr) magari lui potrebbe metterci una buona parola ... “. A Genova, insomma, è sempre derby. Anche a parecchi mesi di distanza.

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