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  • Lucarelli a CM: 'Sarri non firma per il pari? Forse non è sincero, ma il messaggio è giustissimo'

    Lucarelli a CM: 'Sarri non firma per il pari? Forse non è sincero, ma il messaggio è giustissimo'

    • Giovanni Scotto
    L’ultimo guizzo azzurro a Torino risale al 22 maggio 2011: un pirotecnico due a due che pose fine ad un campionato entusiasmante per il Napoli e fallimentare per la Juventus. Tra i marcatori del match Cristiano Lucarelli, bomber senza tempo, oggi allenatore del Tuttocuoio. L’ex centravanti, tra le altre, di Livorno e Parma, è in intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com per anticipare i temi del big match dello “Stadium”.

    C’è grande attesa per Juventus-Napoli: sarà una partita decisiva?
    “Mancano ancora tantissime partite, faccio fatica a pensare che possa essere determinante. Può servire tantissimo in termini morali perché una vittoria darebbe un bel po’ di convinzioni in più ad una delle due squadre. Mi aspetto una partita molto equilibrata e allo stesso tempo spettacolare”.

    Allegri dovrà fare a meno di Chiellini: confermerà la difesa a tre o schiererà la linea a quattro?
    “Secondo me avrebbe giocato a quattro a prescindere perché nessuno può concedersi il lusso di lasciare il tre contro tre al Napoli. Insigne e Callejon, se hanno spazio, ti fanno male e per questo motivo penso che Allegri si sistemerà a quattro dietro per limitare i rischi”.

    C’è una favorita?
    “Ci sono pro e contro sia per il Napoli che per la Juventus. I bianconeri sono abituati a disputare un certo tipo di partite, quindi mentalmente saranno forse più pronti rispetto agli avversari. Il Napoli, però, ha dalla sua la qualità del gioco e l’ottimo stato di forma degli attaccanti. Peserà l’assenza dei tifosi al seguito, giocare allo Stadium non è semplice e la spinta dei napoletani sarebbe servita. Il Napoli, con una vittoria, renderebbe decisamente più complicato il cammino della Juventus e scaricherebbe un po’ di ansia proprio sui bianconeri. I cinque punti diventerebbero sei in virtù del vantaggio acquisito negli scontri diretti. Un distacco ampio, difficile da colmare”.

    Sarri è sincero quando dice di non voler firmare per il pareggio?
    “Forse non lo è ma trasmette un messaggio giustissimo. La squadra deve crescere sotto il profilo della mentalità e per farlo non deve mai accontentarsi. Ha fatto bene ad esprimersi in quei termini altrimenti avrebbe lanciato un segnale di debolezza”.

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