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  • Maignan non è Donnarumma: il Milan lavora al rinnovo

    Maignan non è Donnarumma: il Milan lavora al rinnovo

    • Federico Zanon
    Tra i migliori del mondo. In nazionale come con il Milan, Mike Maignan ha dimostrato di essere uno dei migliori interpreti nel suo ruolo. Nelle prime due partite da nuovo numero uno della Francia al posto di Hugo Lloris, che si è ritirato dalla scena internazionale dopo 145 presenze, l'ultima contro l'Argentina nella finale del Mondiale in Qatar, il portiere rossonero ha fatto la differenza: rigore respinto a Depay, nel successo 4-0 contro l'Olanda, parata capolavoro su Collins, nella sofferta vittoria della truppa di Deschamps all'Aviva Stadium di Dublino contro l'Irlanda. Un intervento da Uomo Ragno, come l'ha ribattezzato L'Equipe, che ha fatto sorridere anche Maldini e Massara.

    RINNOVO E RITOCCO DELL'INGAGGIO - Sono i due uomini a capo della squadra mercato del Milan ad averlo portato a Milano nell'estate 2021, per sostituire il partente Donnarumma, che dopo l'Europeo vinto a Londra contro l'Inghilterra, ha firmato a parametro zero con il il Paris Saint-Germain. Un investimento da 15 milioni di euro tra parte fissa e bonus, un colpo di mercato, considerando il valore attuale del portiere classe 1995 nato a Cayenne, nella Guyana francese, almeno quattro volte tanto. Un fenomeno tra i pali che ora il Milan vuole blindare: come scrive il Corriere della Sera nelle prossime settimane ci sarà un confronto con il suo entourage per discutere il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026, con ritocco dell'ingaggio che attualmente è di ​2,8 milioni di euro netti a stagione (3,67 milioni lordi considerando gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita).  ​Maignan non ha clausole rescissorie e non ha fatto richieste di aumenti, ma Maldini vuole comunque dare un segnale. 

    NON E' DONNARUMMA - Nonostante Maignan sia corteggiato dalle big d'Europa, non c'è timore di perderlo. Perchè a differenza di Donnarumma il portiere cresciuto nel Paris Saint-Germain considera il Milan un punto di arrivo, non di passaggio. A Milano lui e la sua famiglia stanno bene, lo scudetto vinto lo scorso anno è per 'Magic Mike' solo l'inizio. Si sente parte del Milan, del quale vuole continuare a scrivere la storia. Qualche mese fa ha regalato i guanti a tutti i portieri del vivaio, un retroscena che racconta di come sia ormai un punto di riferimento per l’ambiente. E per Pioli, che in questa stagione ha dovuto fare a meno di lui per 23 partite (16 in campionato, 5 in Champions League, una in Coppa Italia e una in Supercoppa) a causa di un problema al polpaccio della gamba sinistra e alla scelta discutibile di affidarsi a un preparatore personale. Ormai è tutta acqua passata. Maignan è tornato più forte: da Milanello raccontano che i suoi test sul salto da fermo sono addirittura migliorati rispetto a prima dell’infortunio.

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