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  • 'Maldita Italia': il Portogallo sconta più di tutti il rilancio dei nostri club

    'Maldita Italia': il Portogallo sconta più di tutti il rilancio dei nostri club

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    L'Italia del calcio s'è ridesta e a piangerne sono soprattutto i portoghesi. Ben cinque nostre squadre arrivano in semifinale delle tre coppe e si ha già la certezza che una delle due milanesi sarà il prossimo 10 giugno a Istanbul per giocarsi la finale di Champions. Segnali di vitalità da parte di un calcio che certamente non ha risolto i vari fronti di crisi, ma comunque sta cominciando a rialzarsi. E a farne le spese sono soprattutto i club di un altro paese: il Portogallo.

    RIVALI - A certificare questa situazione è la prima pagina dell'edizione di O Jogo mandata in edicola stamani. Il quotidiano di Oporto ha pubblicato un titolo di prima pagina molto forte, a commento dell'eliminazione dell'ultima squadra lusitana rimasta in lizza nelle coppe, lo Sporting Portugal uscito dopo il doppio confronto con la Juventus: “Maldita Italia”. E sì, l'Italia è stata davvero maledetta in questa stagione di coppe per i club portoghesi. Perché tutte le prime quattro squadre della Liga sono state eliminate da club italiani. E in tutti i casi l'eliminazione è avvenuta in modo da lasciare il trauma in un movimento calcistico che insegue la crescita internazionale a livello di club e che mai come in questa stagione credeva di esserci vicino.

    ELIMINATI - L'eliminazione dello Sporting da parte della Juventus avvenuta ieri sera è stata l'ultimo episodio della serie. Sia all'andata che al ritorno la squadra di Ruben Amorim si è vista sfuggire il risultato nel corso di finali tambureggianti, durante i quali la difesa bianconera si è salvata in modo avventuroso. Un'eliminazione bruciante per la squadra di Alvalade, che in campionato è molto attardata nella corsa a un piazzamento Champions a vantaggio dello Sporting Braga.
    E proprio il Braga è stata la prima squadra a subire il trauma da un'italiana. È successo a febbraio, in occasione del playoff per l'accesso alla fase a eliminazione diretta della Conference League. Sulla strada degli Arsenalistas si è trovata una Fiorentina che in quel momento era in fase grigissima. Nei pronostici della vigilia la squadra portoghese era data per favorita. E invece il campo ha detto tutt'altro: i viola hanno stravinto in trasferta (4-0) e bissato in rimonta nella gara di ritorno (3-2).

    E infine c'è l'Inter, che ha fatto addirittura doppietta. Prima è toccato al Porto, in una doppia gara di grande sofferenza per la squadra nerazzurra (il finale del Dragão è stato per cuori forti, più o meno come quelli delle due gare fra Juventus e Sporting). Quindi è stato il turno del Benfica, che per tre quarti della stagione pareva una squadra imbattibile anche in Champions. Giusto la Juventus ha fatto le spese dello stato di grazia delle Aguias, nella fase a gironi della coppa principale. E proprio quel doppio confronto coi bianconeri aveva alimentato le ambizioni di crescita internazionale della squadra di Schmidt e dell'intero calcio portoghese dei club. Ma da aprile il motore benfiquista pare essersi ingolfato (adesso il Porto è a soli 4 punti nella corsa alla vittoria del campionato, dopo essere stato molto staccato) e a certificare questo declinante stato di salute è stata la squadra nerazzurra, che pure veniva data ancora una volta come sfavorita visto il cammino quasi tragico in Serie A. Delle quattro eliminazioni, quella del Benfica è certamente la più pesante in termini di incidenza sull'autostima del calcio lusitano. Che adesso dovrà tornare a meditare sui propri limiti. Crescita interrotta, c'è ancora molto da lavorare.

    @pippoevai
     

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