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  • Lazio, perché nessuno parla dei 'buu' a Tounkara?

    Lazio, perché nessuno parla dei 'buu' a Tounkara?

    • Marco Anselmi
    Non può bastare un derby vinto per far dimenticare ad un ragazzino del 1996 quanto accaduto ieri al centro sportivo 'Fulvio Bernardini' di Trigoria. Nel finale di gara, ogni volta che il giovane attaccante della Primavera della Lazio Mamadou Tounkara - entrato all'inizio del secondo tempo - toccava il pallone, veniva bersagliato da alcuni tifosi della Roma presenti in tribuna con dei classici 'buu'. Il ragazzino ha fatto finta di nulla per due o tre volte, ma all'ennesima offesa ha calciato il pallone verso la tribuna. L'arbitro ha dovuto sospendere la partita per qualche minuto e richiamare i capitani delle due squadre, minacciando di sospendere la gara.
     
    Il brutto episodio arriva in un momento in cui la sensibilità è al massimo storico, ma l'attenzione mediatica riservata ad altre situazioni in questo caso non c'è stata. Eppure il caso di Tounkara è forse è ancor più grave, perché la vittima è un ragazzino, perché si trattava di un incontro fra due squadre giovanili, e perché si rischia di far salire la tensione a pochi giorni dal derby vero, quello dei grandi. I tifosi della Lazio, che spesso sono stati accusati per situazioni analoghe e messi alla gogna su tv e quotidiani, si chiedono dunque il motivo di questa disparità di trattamento da parte dei media, e del perché gli stessi cori o gli stessi atteggiamenti siano da una parte raccontati come 'razzisti' e, altre volte, come 'goliardici'.

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